In due atenei californiani ci sono oltre 300 persone in quarantena. Intanto la città di New York ha dichiarato lo stato di emergenza. Il virus si è diffuso ora anche in Iowa e Tennessee.
Negli Stati Uniti, dalla costa atlantica a quella del Pacifico, è allarme morbillo: i casi registrati hanno infatti raggiunto il picco da 25 anni, nonostante la malattia fosse stata dichiarata debellata nel 2000. Si parla ormai senza mezzi termini di epidemia.
Emergenza da New York a Los Angeles
La situazione è tale da aver costretto, nelle ultime settimane, la città di New York a dichiarare lo stato di emergenza. A Los Angeles, invece, oltre 300 persone tra studenti e personale, sono state messe in quarantena negli atenei California State University (Csu) e University of California (Ucla). La misura riguarda non solo studenti, insgenanti e personale non vaccinati ma anche coloro che semplicemente non sono in grado di dimostrare la vaccinazione o che si sospetta siano stati esposti al morbillo. A scatenare l'allarme soprattutto il caso di uno studente al quale è stato diagnosticato il morbillo all'inizio di aprile. Tutti i soggetti in quarantena dovranno dimostrare di essere stati vaccinati per poter uscire.
I casi e la diffusione
Alcuni giorni fa altri 71 casi di morbillo erano stati confermati negli Usa, con l'epidemia che si è propagata in altri due stati, Iowa e Tennessee. Secondo le autorità sanitarie statunitensi dal primo gennaio sono stati confermati 626 casi di morbillo, e i funzionari sanitari si aspettano che i livelli del 2019 superino quelli del 2014, quando ci furono 667 casi, il numero più alto da quando il virus è stato debellato nel 2000.