Libia, l’esercito di Haftar alle porte di Tripoli: conquistata Garian

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L'Esercito nazionale libico è entrato nella città che si trova 100 chilometri a sud della capitale. Almeno un morto ad Alasaba. Ieri il Consiglio presidenziale di cui è a capo Fayez Al Sarraj ha proclamato lo stato di emergenza. Misurata: “Pronti a respingerlo”

Le forze dell'Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar sono entrate nella città di Garian, a 100 chilometri a sud della capitale Tripoli. È quanto risulta dalle dichiarazioni del portavoce dell'Lna, Ahmed al Mismari, secondo il quale "i nostri uomini sono stati accolti in festa dagli abitanti". Intanto Misurata, la città militarmente più potente della Libia, ha ordinato ad alcune sue milizie di spostarsi a Tripoli per far fronte all'avanzata degli uomini di Haftar. Il tutto mentre ieri il Consiglio presidenziale di cui è a capo Fayez Al Sarraj ha proclamato lo stato di emergenza e denunciato gli ordini impartiti da Haftar alle sue truppe di avanzare verso Tripoli definendoli "annunci provocatori" tra l'altro perché esortano a "liberare la capitale". Dal canto suo il ministero dell'Interno di Tripoli ha fatto sapere che le sue forze sono pronte a respingere qualsiasi attacco alla capitale. (UN PAESE SPACCATO IN DUE). Onu e Ue hanno espresso preoccupazione per il rischio di un "scontro incontrollabile".

Almeno un morto

È di almeno un morto il bilancio di un conflitto a fuoco tra forze di Haftar e quelle del governo di Tripoli (raggruppate nella Western Military Zone) nei pressi della città di Alasaba. Lo scrivono i media libici. Secondo le fonti, una pattuglia è stata attaccata dalle forze di Haftar, che hanno assunto il controllo di alcune aree periferiche della vicina Garian. Intanto, a Tripoli, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sta incontrando il capo del consiglio presidenziale Fayez al Sarraj.

Gli scontri di ieri

Alcuni media locali avevano in effetti riferito di scontri armati nella serata di ieri tra le milizie del generale della Cirenaica e del governo di accordo nazionale libico di Tripoli. Haftar aveva lanciato nei giorni scorsi una "campagna per bonificare l'ovest del Paese dalla presenza di milizie criminali". L'ingresso a Garian è avvenuto nella notte ma stamattina un tweet del sito Libya Observer, ostile nei confronti del generale, sostiene che le forze di Haftar "si sono ritirate nell'area di Jandouba, nella parte sud della città, mentre forze libiche occidentali mobilitano truppe per attaccarle".

Pronta la reazione di Misurata

Secondo Al Jazeera, "il Comando della zona centrale di Misurata ordina alle milizie di portarsi a Tripoli per appoggiare le forze del Governo di accordo nazionale di fronte a quelle di Haftar". Anche il sito Lybia Observer riferisce che "tutte le forze di Misurata", la città militarmente più potente della Libia, "hanno tenuto oggi una riunione di emergenza" per concordare "una reazione unificata" alla dislocazione di truppe del generale Khalifa Haftar nell'ovest del Paese. Il sito segnala anche che il Consiglio militare della città di Zintan "mobilita forze per respingere gli invasori provenienti dall'est della Libia". 

Un pessimo segnale a 10 giorni dalla Conferenza nazionale

L’escalation di scontri appare come un pessimo segnale che viene lanciato a soli dieci giorni dalla "Conferenza nazionale" sulla Libia: l'incontro sotto l'egida dell'Onu ma solo con partecipanti libici è previsto dal 14 al 16 aprile a Ghadames, nel sud-ovest del Paese, e dovrebbe generare un accordo per arrivare ad elezioni risolvendo la crisi libica in corso a fasi alterne dalla caduta del colonnello Muammar Gheddafi nel 2011.

Delegazione Ue: rischio di scontro “incontrollabile”

La delegazione dell'Unione europea in Libia, "in accordo" con i capi delle missioni dei Paesi dell'Unione europea nel Paese nordafricano, ha emesso una dichiarazione in cui si afferma: “Siamo profondamente preoccupati" per la situazione militare sul terreno libico la quale "rischia di portare ad uno confronto incontrollabile". L'Ue, nella dichiarazione diffusa su Twitter, dichiara fra l'altro di "appoggiare pienamente" gli sforzi di mediazione dell'Onu inclusi i recenti incontri di Abu Dhabi (quelli fra il premier Fayez al-Sarraj e il generale Khalifa Haftar). La dichiarazione definisce l'imminente Conferenza nazionale di Ghadames "un'opportunità storica" per concordare una "roadmap" che ponga "fine alla transizione".

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