No Brexit, marcia "Put it to the People" a Londra. Promotori: "Siamo un milione". FOTO

In questa occasione, secondo gli organizzatori, sono intervenute molte più persone rispetto all'evento analogo che si era tenuto a ottobre, con una stima accreditata di circa 700.000 partecipanti -

Il corteo si è poi diretto verso Parliament Square a Westminster da Hyde Park Corner, con la conseguente chiusura di diverse strade nella zona -

Il corteo della marcia "Put it to the People" è colorato di blu: a farla da padrona sono infatti le bandiere dell'Unione Europea -

Tantissimi i cartelloni contro l'uscita del Regno Unito dall'Ue -

Intanto, la petizione online per chiedere al Parlamento britannico la revoca dell'articolo 50, e quindi lo stop della Brexit, a dispetto del voto referendario di 3 anni fa, ha raggiunto oltre 4,2 milioni di firme -

L'appello online sembra comunque destinato a non essere preso in considerazione dal governo. Revocare la Brexit rappresenterebbe "un'irreparabile danno alla democrazia", per Theresa May. "Non lo consentirà", ha detto una portavoce di Downing Street -

Dietro alla petizione online c'è un'anziana assistente universitaria in pensione, Margaret Georgiadou, 77 anni -

La sua improvvisa notorietà mediatica di questi giorni ha un costo: quello delle minacce di morte che almeno a parole le sono arrivate, secondo quanto ella stessa denuncia adesso alla Bbc -

Margaret Georgiadou racconta d'aver ricevuto "tre orribili telefonate" minatorie e confessa di star "tremando ancora come una foglia" -

Tuttavia non rimpiange d'aver lanciato la petizione. "L'ho fatto perché la gente smettesse di mugugnare e basta", spiega: dichiarandosi "del tutto stupefatta" del successo -

Intanto, la manifestazione prosegue e a Westminster è stato montato un palco per permettere ad alcuni dei molti politici presenti di rivolgersi alla folla -

Fra gli oratori il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, il vice leader del Labour, Tom Watson, il conservatore pro Remain Dominic Grieve, il LibDem Vince Cable, la pasionaria ex Tory Anna Soubry, la first minister indipendentista della Scozia (Snp), Nicola Sturgeon -

Assente invece il leader labour Jeremy Corbyn -

Fra i cartelli mostrati dai presenti svettano slogan come: "Revochiamo l'articolo 50", "Vogliamo un altro Voto del Popolo", "Amiamo l'Ue", ma anche "Non vogliamo restare impantanati" -

Molti anche gli slogan e i cartelli contro la premier, Theresa May, e in generale il governo -

Nella foto: un cartello che rievoca il testo della canzone di John Lennon, "Imagine", con un gioco di parole tra le parole "you" e "Eu" -

Tanti i giovani, molti dei quali hanno deciso di vestirsi e truccarsi a tema "Unione europea" -

Dai cartelli arriva anche il grido di aiuto: "Mayday, mayday. Qualcuno in ascolto?" -