In un lungo intervento sul Corriere della Sera Xi Jinping parla delle prospettive di cooperazione tra Roma e Pechino. A cominciare dalla Via della Seta, che secondo il presidente farà crescere diversi settori e rafforzerà la partnership globale
"Siamo pronti, insieme alla controparte italiana, a sviluppare ulteriormente il partenariato strategico globale, a stringere maggiormente i legami ai massimi livelli e a rafforzare la cooperazione a tutti i livelli tra i nostri governi, parlamenti, partiti ed enti locali”. L’annuncio è del presidente cinese Xi Jinping che, in un lungo intervento affidato alle pagine del Corriere della Sera, parla dei rapporti tra i Roma e Pechino, alla vigilia della sua visita in Italia. Xi si dice pronto a “rafforzare la comunicazione politica, a promuovere la fiducia e i matching strategici” con il Belpaese e “a continuare a comprendere e a sostenere a vicenda gli interessi e i temi più cari alla controparte e a gettare le basi politiche dei rapporti bilaterali”. Rapporti che hanno al centro, soprattutto, il tema della cosiddetta Nuova Via della Seta.
“Noi e Italia pronti a costruire la Nuova Via”
Nel suo intervento, il presidente cita lo scrittore Alberto Moravia: "Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano". Passioni che, in questo momento di forte cambiamento, si riferiscono alla storia che “ci affida la responsabilità di innalzare i rapporti sino-italiani e portarli a un nuovo livello e di tutelare insieme la pace, la stabilità e di far crescere la prosperità”. Per farlo, Xi Jinping si affida al progetto che da settimane è al centro del dibattito politico in Europa e si dice certo che “insieme alla controparte italiana, siamo pronti a costruire la Nuova Via della Seta”. La Cina, da parte sua, si impegna a “collegare l'idea di interconnessione e connettività, propria dell'iniziativa, ai progetti italiani di 'costruzione dei porti del Nord' e 'investire in Italia' al fine di creare una nuova era per la Belt and Road in settori come la marina, l'aeronautica, l'aerospazio e la cultura”. Secondo Xi, "Italia e Cina possono sviluppare il potenziale di cooperazione in settori come la logistica portuale, il trasporto marittimo, le telecomunicazioni e il medico-farmaceutico".
La collaborazione in diversi settori
“Nel 2018, l'interscambio commerciale bilaterale ha superato la soglia dei 50 miliardi di dollari e gli investimenti bidirezionali cumulativi hanno superato i 20 miliardi”, rimarca il presidente cinese nel suo intervento. In ambito umanistico-culturale, suggerisce di "rafforzare i gemellaggi tra i siti Unesco di Italia e Cina e incoraggiare la co-organizzazione di mostre d'arte ed esposizioni dei patrimoni culturali, la co-produzione di opere cinematografiche e audiovisive da parte degli istituti e organizzazioni culturali". Xi si dice infine pronto, "insieme alla controparte Italiana, a rafforzare il coordinamento sull'agenda internazionale e in seno alle organizzazioni multilaterali" come Onu, G20, Asem e Wto, "su tematiche come la governance globale, il mutamento climatico, la riforma dell'Onu e del Wto".