L’azienda è stata condannata da un tribunale Usa perché il suo diserbante ha causato un tumore alla pelle a un coltivatore californiano. Ora, i giudici valuteranno ulteriori responsabilità e l’azienda potrebbe dover risarcire centinaia di miliardi di dollari
È arrivata la prima sconfitta in tribunale a San Francisco per Bayer, su un nuovo caso che riguarda il diserbante Roundup. Secondo i giudici statunitensi il prodotto - a base di glifosato - è la causa di un tumore alla pelle che ha colpito il coltivatore californiano Andrew Hardemann, dopo 26 anni di utilizzo. L'uomo ha denunciato l'azienda, che invece nega qualsiasi collegamento tra il prodotto e la malattia riscontrata. Pesante la reazione del titolo in Borsa a Francoforte, dove Bayer perde l'11,59% a 61,62 euro.
Rischia di dover risarcire centinaia di miliardi
Ora per Bayer si passa alla seconda fase del processo, in cui i giudici americani dovranno stabilire se il gruppo ha provveduto a informare correttamente sui rischi relativi all'utilizzo del prodotto. Secondo gli analisti di Bloomberg, l’azienda potrebbe essere costretta a risarcire "centinaia di miliardi di dollari" per ben 11.200 denunce da parte di agricoltori. La prima fase del processo è iniziata lo scorso 25 febbraio e la seconda potrebbe cominciare alla fine di marzo. Non è la prima volta che Bayer deve affrontare un processo negli Usa a causa del Roundup, prodotto ereditato dall'acquisizione dell'americana Monsanto. Lo scorso 23 ottobre infatti il gruppo era stato condannato a risarcire con una cifra di 78,5 milioni di dollari il giardiniere californiano Dewayane Johnson, che aveva denunciato l'azienda dopo aver contratto un tumore alla pelle. Per Bayer si trattò di uno sconto importante rispetto ai 289 milioni inizialmente stabiliti dalla giuria Usa.