Nigeria, crolla palazzo con una scuola a Lagos: almeno 8 bambini morti

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L’edificio di tre piani nella capitale nigeriana ospitava un istituto scolastico abusivo frequentato da un centinaio di studenti. Una ventina di bimbi estratti vivi, ma decine di persone sono ancora sotto le macerie e si temono altre vittime

Almeno otto bambini sono morti nel crollo di un edificio di tre piani a Lagos, in Nigeria. Il terzo piano del palazzo era la sede di una scuola abusiva che ospita circa 100 allievi. Si teme che ci possano essere molte altre vittime sepolte sotto le macerie. "Per il momento non sono in condizione di fornire il numero di morti", ha detto Shina Tiamiyu, direttore generale della Protezione civile dello Stato di Lagos. Il governatore Akinwunmi Ambode ha parlato di almeno 25 bambini estratti vivi dai detriti. "La scuola era stata allestita abusivamente", ha aggiunto. Secondo il sito di informazione nigeriano Premium Times, ha anche accusato il proprietario dell'edificio residenziale: come altri nell'area, avrebbe resistito a ordini di demolizione delle costruzioni pericolanti.

Persone intrappolate tra le macerie

Il palazzo crollato a Lagos ospitava diversi appartamenti, oltre alla scuola abusiva all'ultimo piano. "Crediamo che ci siano molte persone intrappolate sotto le macerie tra le quali anche bambini", ha detto il portavoce dell'agenzia nigeriana per le Emergenze Ibrahim Farinloye. Sul posto, oltre ai soccorritori, anche tanti volontari che si sono offerti di scavare e dare una mano nelle ricerche. Il crollo è avvenuto in un'area densamente popolata di Lagos, la "capitale commerciale" della Nigeria, una metropoli da circa 20 milioni di abitanti. La zona si chiama Ita Faji ed è sulla Lagos Island, una delle isole che forma la laguna della città. 

I crolli in Nigeria

Il crollo dei palazzi in Nigeria non è un fenomeno raro, per via della scarsa qualità dei materiali usati nell'edilizia e del mancato rispetto dei regolamenti. Nel 2016 oltre 100 persone sono morte nel crollo del tetto di una chiesa ad Uyo, nel sud della Nigeria. Il crollo avviene poche settimane dopo la rielezione del presidente Muhammdu Buhari per un secondo mandato: fra i suoi compiti c'è anche quello di migliorare le inefficienti infrastrutture della Nigeria, il più popoloso Stato africano (oltre 190 milioni di persone). "Le infrastrutture della Nigeria sono generalmente la metà, per dimensione, rispetto alla media dei Paesi dell'Africa sub-sahariana e corrispondono solo a una frazione di quelle nelle economie emergenti", ha scritto il Fondo monetario internazionale. "La qualità percepita delle infrastrutture è bassa", ha sostenuto ancora il Fondo.

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