Il premier socialista Edi Rama è accusato di corruzione dai manifestanti che chiedono un governo transitorio ed elezioni anticipate. Guardia Repubblicana lancia lacrimgeni. Almeno 6 feriti. Il leader di centrodestra Basha: "Polizia ci provoca per accusarci di violenza"
Tensioni a Tirana, dove l'opposizione albanese di centrodestra guidata da Lulzim Basha è scesa oggi in piazza contro il governo del premier socialista Edi Rama per chiedere "un governo transitorio che prepari elezioni anticipate che siano libere e in rispetto degli standard internazionali". Un gruppo di manifestanti ha assalito il palazzo di governo (FOTOGALLERY), tentando più volte di sfondare l'entrata principale, ma è poi stato respinto dalle forze della Guardia Repubblicana che dall'interno dell'edificio hanno lanciato lacrimogeni. Almeno sei persone sono rimaste ferite (quattro manifestanti con problemi respiratori per l’inalazione di gas lacrimogeni) e due poliziotti sono stati ricoverati in ospedale. Il presidente della repubblica Ilir Meta ha lanciato un appello alla calma: "Bisogna evitare gli scontri e la violenza. I cittadini devono manifestare liberamente e le istituzioni vanno rispettate". Basha aveva chiesto che la manifestazione fosse la più massiccia degli ultimi trent'anni. La polizia non ha ancora fornito numeri, ma secondo gli organizzatori a Tirana sono arrivate in pullman da tutto il Paese circa 50 mila persone.
L’accusa di Basha: polizia ci provoca
Durante gli scontri, la polizia non ha fatto resistenza e Basha ha parlato di "una provocazione" da parte degli agenti che hanno "appositamente lasciato un varco facendo passare i manifestanti irritati. Lo scenario è chiaro, accusare l'opposizione di violenza". "Solo con un piccolo tentativo - ha aggiunto, si legge sul sito Albania Daily News - alcuni dimostranti hanno distrutto le barriere dalla polizia, questo è uno scenario criminale che è stato premeditato. I dimostranti si erano riuniti per manifestare senza violenza, ora la situazione è fuori controllo". Il governo però, con le parole del viceministro dell'Interno albanese Mirela Miroli, difende l'operato degli agenti che hanno risposto all'assalto.
Cosa contesta l'opposizione a Rama
"Se (Rama) non si dimette prima di stanotte, la città lo prenderà per gettarlo nel fiume", ha minacciato Sali Berisha, ex premier ed ex presidente. Edi Rama, 54 anni, premier dal 2013 e il cui partito socialista ha vinto le elezioni generali del 2017 con una maggioranza schiacciante, è accusato dall'opposizione di corruzione, ovvero di aver comprato i voti con il denaro della criminalità organizzata e di guidare il Paese in spregio alle regole del diritto. Ma sono contestate anche le sue politiche economiche, in un Paese dove la povertà è diffusa. Rama viene regolarmente sfidato in piazza dal Pd (Partito democratico che però in Albania è espressione del centrodestra), che lo paragona a Nicolas Maduro, ma oggi la protesta ha assunto dimensioni senza precedenti dalla fine del comunismo.