Molestie, Ryan Adams accusato da diverse musiciste: tra le vittime anche una minorenne

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Un’inchiesta del New York Times ha riportato le testimonianze di circa 20 donne che sostengono di aver subito pressioni dal cantautore in cambio di aiuti lavorativi. Tra le accusatrici, anche la ex moglie Mandy Moore e una 20enne che all’epoca aveva solo 14 anni

Un nuovo caso di molestie travolge il mondo dello spettacolo americano. Questa volta ad essere sotto accusa è Ryan Adams, 44enne cantautore e chitarrista rock con tre album in uscita nel 2019. Il New York Times racconta in un’inchiesta come il cantante avrebbe sfruttato la propria posizione per ottenere favori sessuali da giovani cantautrici, bersagliandole con messaggi “hard” e pressioni di vario genere. Tra le accusatrici ci sarebbero sette donne e oltre una dozzina di collaboratrici di Adams. Lui, su Twitter, ha definito l’articolo del quotidiano come “inaccurato” ma ha chiesto “scusa a chiunque abbia ferito: non sono un uomo perfetto”. 

Dalla ex moglie a una ragazza minorenne

Tra le donne che accusano Adams c’è la sua ex moglie, l’attrice Mandy Moore, che lo accusa di comportamenti violenti e vessatori. E c’è una bassista dell'Ohio, chiamata "Ava" dal Times: la ragazza, oggi 20enne, aveva appena 14 anni quando Adams l’avrebbe chiamata ripetutamente su Skype, mostrandosi nudo e chiedendole di fare “sesso telefonico”. Ava ha fornito al Times oltre 3mila sms che il cantautore le avrebbe inviato nell'arco di nove mesi, quando lei aveva tra i 15 e i 16 anni. Nei messaggi, Adams si sarebbe preoccupato più volte per l’età della ragazza, che però sostenne sempre di avere vent’anni. Il Times, quindi, non accusa direttamente il cantante di aver saputo che la ragazza fosse minorenne, anche se dai messaggi emergerebbe il suo dubbio. Sia nell’Ohio, dove viveva Ava, sia a New York, dove stava Adams, è illegale avere conversazioni online con minorenni. 

Le altre donne

Il New York Times cita in tutto le accuse di sette donne e di una dozzina di collaboratrici del cantante per denunciare "uno schema di comportamenti manipolativi in cui Adams adombrava opportunità di carriera e al tempo stesso perseguitava le artiste per averne favori sessuali". Il cantautore avrebbe infatti sfruttato la propria posizione di forza, avendo poi comportamenti vendicativi nei casi in cui le donne mettevano fine alle relazioni. Il quotidiano Usa racconta la storia di Phoebe Bridgers, invitata dall'artista nei suoi studi quando era appena ventenne e bersagliata con messaggi spinti. In uno di questi, Adams minacciava il suicidio se lei non avesse annullato ogni impegno per essere sempre pronta a fare sesso telefonico con lui. Oltre all’ex moglie, si riporta la testimonianza di un'altra ex partner, Megan Butterworth, che ha accusato il cantautore di prepotenze e di averla importunata con mail e messaggi dopo la fine della loro relazione.

La reazione di Adams

Dopo la pubblicazione dell'inchiesta, Adams ha twittato un messaggio di scuse, pur senza ammettere le proprie colpe: "Non sono un uomo perfetto e ho commesso molti errori", ha scritto. "Verso chiunque abbia mai fatto del male, anche se involontariamente, mi scuso profondamente e senza riserve. Ma l'immagine che questo articolo dipinge è incredibilmente inaccurata. Alcuni dei suoi dettagli sono travisati; alcuni sono esagerati; alcuni sono completamente falsi. Non avrei mai avuto interazioni inappropriate con qualcuno che ritenevo fosse minorenne. Punto". Adams ha 44 anni e ha raggiunto la fama sia come cantante rock che come produttore a partire dall’inizio degli anni Duemila. Il suo disco più famoso è probabilmente Heartbreaker del 2000. 

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