Usa, polizia uccide rapper nero che dormiva in auto. Famiglia: omicidio a sfondo razziale

Un rapper 20enne afroamericano è stato ucciso dalla polizia californiana di Six Vallejo (vicino a San Francisco) mentre dormiva nella sua auto. Il giovane, che si chiamava Willie McCoy, si era fermato davanti a un Taco Bell - una catena americana di fast food messicano -, come riferiscono anche diversi media americani. Proprio uno dei dipendenti del ristorante avrebbe chiamato il numero di emergenza per segnalare la presenza di un uomo con la testa appoggiata al volante, all’esterno del locale, facendo così intervenire gli agenti. La famiglia del ragazzo ha denunciato l’accaduto come omicidio a sfondo razziale. La polizia sostiene invece che il giovane non abbia risposto a un primo richiamo e che in grembo avesse una pistola. 

Sei agenti intervenuti sul posto

Dopo averlo chiamato una seconda volta, i poliziotti avrebbero visto McCoy muoversi improvvisamente e gli avrebbero intimato di tenere le mani visibili, ma il giovane le avrebbe abbassate verso l'arma. I sei agenti presenti hanno sparato vari colpi per circa 4 secondi "temendo per la loro sicurezza", secondo quanto riferito dal dipartimento di polizia locale.  "Non c'è stato alcun tentativo di trovare una soluzione pacifica. Il lavoro della polizia è arrestare chi viola la legge, non fare ciò che vogliono della legge: non sono giudici, giuria ed esecutori", ha commentato il fratello maggiore della vittima. "Nessuno ha fiducia nella polizia a Vallejo. Siamo nel mirino. La polizia ha una campagna per uccidere giovani neri con un certo profilo. Willie vestiva la parte: rappresentava la musica hip-hop. Sono schedati", ha accusato il cugino. L'uccisione di McCoy segue numerosi scandali di agenti accusati di aver trattato brutalmente i residenti di Vallejo.