Le fiamme hanno distrutto gli alloggi delle giovani reclute del noto club carioca. Tra le vittime, il portiere 15enne Esmerio. Ancora non identificate le altre. Altri 3 gravemente feriti, da chiarire le cause dell’incendio: forse l'aria condizionata. Tre giorni di lutto
Un incendio scoppiato nella notte nel centro sportivo del club Flamengo, in Brasile, ha ucciso almeno dieci giovani calciatori del vivaio della squadra tra i 14 e i 17 anni, ferendone gravemente altri tre. Le fiamme hanno avvolto il dormitorio delle giovanili del club, che si trova in un container. Tutte le vittime "sono morte carbonizzate”, ha spiegato ai media locali il tenente-colonnello Douglas Henaut, che fa parte del gruppo di soccorritori accorsi sul luogo della tragedia. "Siamo riusciti a lavorare e a prestare soccorso ai feriti all'esterno, perché il locale era avvolto dalle fiamme. Quando siamo entrati abbiamo trovato i corpi ormai già carbonizzati", ha detto Henaut. Le giovani vittime "stavano dormendo", quando è scoppiato l'incendio, e questo "potrebbe aver contribuito a questa tragedia", ha precisato Henaut.
Tra le vittime il portiere 15enne Esmerio
La prima vittima identificata è il portiere 15enne Christian Esmerio, che ha già militato nelle nazionali brasiliane giovanili ed era tenuto sotto osservazione anche da club stranieri. La tragedia è avvenuta nel centro Urubu's Nest del noto club, nel quartiere Vargem Grande, nella zona ovest di Rio de Janeiro. L'impianto era stato ristrutturato l'anno scorso con una spesa di oltre 5 milioni di euro. Le fiamme sono state domate alle 7.20 ora locale (10.20 in Italia).
Lutto di tre giorni, Bolsonaro "sconvolto"
Il governo dello Stato di Rio de Janeiro decreterà un lutto di tre giorni e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro si è detto "sconvolto" per la tragedia. Il Flamengo in un tweet si è detto "in lutto" e ha chiesto e ottenuto il rinvio della prossima gara di campionato con la Fluminense. La Federcalcio dello Stato di Rio de Janeiro (Ferj) ha comunicato di aver cancellato dal calendario le partite che avrebbero dovuto giocarsi nel fine settimana per il campionato statale, in segno di lutto per la tragedia causata dall'incendio scoppiato nel centro sportivo del Flamengo.
Cause da chiarire, forse da impianto aria condizionata
Ancora da chiarire le cause del rogo, che saranno stabilite da un'indagine approfondita chiesta dal governatore dello Stato di Rio, Wilson Witzel. Secondo alcune autorità locali contattate dai media brasiliani, le fiamme potrebbero essere partite da un impianto dell'aria condizionata. Lo ha affermato il vice governatore di Rio, Caio Castro. Douglas Henaut ha fatto sapere alla tv brasiliana Globo che "la causa dell'incendio sarà stabilita dall'inchiesta". La perizia dovrà valutare "se la causa sia sorta nella rete elettrica o in un singolo apparecchio, se nella rete esterna o in quella interna", ha aggiunto il vice governatore carioca.
L’allenamento cancellato ha salvato molti giovani atleti
Le madri di alcuni atleti che si allenano all'Urubu's Nest di Rio hanno riferito al portale brasiliano G1 che l'allenamento di questo venerdì era stato cancellato, fatto che ha permesso ai giovani calciatori che vivono a Rio di tornare alle loro case per dormire. In questo modo, solo gli atleti venuti da fuori sono rimasti nella struttura durante la notte. "Se oggi ci fosse stato un allenamento, la tragedia sarebbe stata molto più grande", ha detto una madre. Il Flamengo è una società polisportiva brasiliana nota soprattutto per la sua sezione calcistica, con sede a Rio nell'omonimo quartiere. Il centro andato a fuoco viene utilizzato anche come ritiro per le giovanili del club rossonero.
Il cordoglio da tutto il mondo
Intanto, da più parti sono arrivati i messaggi di cordoglio e dolore per la tragedia. Il vicepresidente brasiliano Hamilton Mourao ha scritto su Twitter: "Come tifoso e sportivo, sono solidale con le famiglie, il club e il popolo rossonero". "Una notizia tristissima: preghiamo per tutti. Forza, forza, forza!": è il messaggio postato da Vinicius jr., giovane talento del Real Madrid che il club spagnolo ha acquistato la scorsa estate dalle giovanili del Flamengo. “Molto toccato” per la vicenda è anche il dg dell'area sportiva del Milan, Leonardo, che ha giocato nelle giovanili dall'84 all'87 e poi a più riprese nella prima squadra del Flamengo. "Quando ho cominciato a giocare nelle giovanili del Flamengo - ha raccontato - c'era solo il terreno e il sogno di costruire un centro sportivo di alto livello. Vorrei abbracciare tutte le famiglie delle vittime dell'incendio. Il mio pensiero e la mia preghiera sono per quei giovani che inseguivano il sogno di diventare calciatori". Con lui anche Lucas Paquetà, approdato in rossonero poco più di un mese fa proprio dal club di Rio de Janeiro: "La tristezza che questa notizia porta è immensa, ho trascorso 12 anni della mia vita in questo ambiente - ha scritto su Instagram il ventunenne calciatore brasiliano - Il desiderio di diventare un ragazzo del Ninho, sogni e traguardi interrotti da una tragedia a cui non si può credere! Auguro molta forza alle famiglie e agli amici, possa Dio confortare il cuore di tutti loro! Preghiamo".