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Papa: gli abusi sulle suore ci sono, ci stiamo lavorando

Mondo

Il Pontefice, sul volo che l’ha riportato in Italia dopo la visita ad Abu Dhabi, ha spiegato che le violenze dei chierici sono "un problema" nella Chiesa, su cui "bisogna fare di più, anche sciogliendo congregazioni religiose in cui è entrata la corruzione"

Gli abusi sessuali a danno delle suore da parte di chierici sono "un problema" nella Chiesa, su cui già si interviene, sospendendo i colpevoli, ma su cui "bisogna fare di più, anche sciogliendo congregazioni religiose in cui è entrata la corruzione, anche sessuale". Il monito è arrivato da Papa Francesco mentre era a bordo del volo che l’ha riportato in Italia da Abu Dhabi (LE FOTO).

“Stiamo lavorando contro abusi”

"Il maltrattamento delle donne è un problema. Oserei dire che l'umanità non ha maturato: la donna è di seconda classe. Cominciamo da qua, dal problema culturale: poi si arriva ai femminicidi, ci sono Paesi dove i maltrattamenti delle donne arrivano ai femminicidi", ha commentato il Pontefice. "Dentro la Chiesa - ha proseguito - ci sono stati dei chierici che hanno fatto questo, in alcune civiltà in maniera più forte di altre. Non è che tutti fanno quello: ci sono stati sacerdoti, anche vescovi che l'hanno fatto. E credo che si faccia ancora, non è che una volta che ci si accorge poi la cosa finisce". "E' da tempo che stiamo lavorano a questo - ha aggiunto il Papa -. Abbiamo sospeso qualche chierico, mandato via su questo. E anche, non so se è finito il processo, ma anche sciogliere qualche congregazione religiosa femminile che era molto legata a queste cose, Una corruzione". "E' vero - ha detto ancora - Si deve fare qualcosa di più? Sì. C'è la volontà? Sì. Ma è un cammino che viene dal passato”.

Papa: negli Emirati un Islam di dialogo e di pace

Parlando della sa visita negli Emirati Arabi Uniti (LA CERIMONIA), il Papa dice di aver trovato “un Paese che guarda al futuro, aperto, non chiuso. Anche nella religiosità - ha proseguito -, c'è un Islam aperto, di dialogo e di pace. E sottolinea la vocazione alla pace, malgrado i problemi di alcune guerre nella zona”. Bergoglio ha spiegato che ha trovato “buona volontà di avviare processi di pace, col comune denominatore delle varie situazioni belliche. C'è un solo pericolo in questo momento: la distruzione, la guerra, l'odio fra noi. E se noi credenti non siamo capaci di abbracciarci, baciarci, darci la mano e pregare, la nostra fede sarà sconfitta".

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