Valanghe e troppa neve sul Manaslu, l'alpinista Simone Moro rinuncia alla scalata. FOTO

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Foto dal profilo Facebook di Simone Moro
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"Le valanghe sono aumentate e hanno iniziato ad arrivare al campo base", ha scritto l'alpinista su Facebook. Per fortuna, "poco dopo questa foto un elicottero è venuto a recuperarci"

Simone Moro rinuncia alla scalata invernale del Manaslu, in Himalaya, ottava cima più alta al mondo, a causa delle valanghe e della troppa neve. L'alpinista e lo sherpa Pemba Gelje sono stati recuperati da un elicottero dopo essersi ritrovati ad affrontare oltre sei metri di neve e il pericolo costituito dalle valanghe a causa del bel tempo tornato sulla montagna. In un post su Facebook, Moro ha spiegato che sulle cime himalayane è comparso il sole, e che "le valanghe sono aumentate e hanno iniziato ad arrivare al campo base". Per fortuna, scrive l'alpinista, "poco dopo questa foto un elicottero è venuto a recuperarci".

Nei giorni scorsi tempesta di neve sulla spedizione

Moro stava documentando con costanza la spedizione su Facebook e nei giorni precedenti aveva scritto di come la neve stesse continuando a cadere incessantemente, fino ad arrivare a sei metri. A causa della tempesta l'alpinisita e lo sherpa si erano dovuti spostare a dormire nella tenda mensa: impossibile trascorrere la notte nelle tendine ormai sepolte. I due erano stati costretti a darsi i turni per spalare la neve intorno a loro.

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