Filippine, bombe davanti a una cattedrale: almeno 20 morti. L'Isis rivendica l'attentato

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Ansa

I feriti sono oltre 110. Un ordigno è esploso dentro la chiesa, un altro nel parcheggio all'esterno. Pochi giorni fa il referendum che concede più autonomia regionale ai musulmani in un Paese a maggioranza cattolica. L'agenzia Amaq attribuisce l'attacco a Daesh

Due bombe sono esplose davanti ad una cattedrale nelle Filippine, sull'isola di Jolo, a sud del Paese nella regione del Mindanao. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis, fa sapere Site citando Amaq, la principare agenzia di stampa dello Stato Islamico. La polizia nazionale, come riporta Cnn Philippines, ha fatto sapere che le vittime dell'attentato sono almeno 20, di cui 15 civili e 5 soldati. Inizialmente gli agenti avevano diffuso un numero più alto, 27 morti, ma in seguito hanno spiegato che l'errore era stato causato da un doppio conteggio. Sarebbero, invece, più di 110 le persone rimaste ferite, ma il bilancio potrebbe non essere ancora definitivo. L'attentato arriva pochi giorni dopo il referendum che concede una maggior autonomia regionale ai musulmani, minoranza in un Paese cattolico, nel tentativo di chiudere una guerra che in 50 anni ha fatto 150.000 morti. "Il movente è sicuramente il terrorismo: sono persone che non vogliono la pace", aveva detto il portavoce militare regionale tenente colonnello Gerry Besana.

Tra le vittime civili e militari

Le due esplosioni - hanno precisato le forze di sicurezza - sono avvenute durante la Messa domenicale nella cattedrale. La prima bomba è scoppiata sulla porta della cattedrale di Jolo. L'esplosione è stata seguita da un'altra all'esterno dell’edificio, in un parcheggio, avvenuta quando già le forze governative stavano rispondendo all'attacco. Tra le vittime ci sono sia civili che militari. Foto diffuse sui social media mostrano i corpi delle vittime tra le macerie in una strada affollata, fuori dalla cattedrale di Nostra signora del Monte Carmelo, già bersaglio di bombe in passato.

Segretario alla Difesa: "Alzato livello di allerta"

Truppe in assetto da guerra hanno transennato la strada principale che porta alla chiesa, mentre i feriti portavano i corpi delle vittime e i feriti all'ospedale. I feriti più gravi sono stati trasportati in elicottero nella vicina città di Zamboanga. "Ho ordinato alle nostre truppe di alzare il livello di allerta per garantire la sicurezza in tutti i luoghi di culto e di porre in atto azioni preventive per stroncare sul nascere eventuali azioni ostili", ha detto il segretario alla Difesa Delfin Lorenzana in una nota.

L'isola di Jolo e il terrorismo

L'isola di Jolo, che fa parte dell'arcipelago di Sulu, tra Mindanao e il Borneo, è stata a lungo scossa dalla presenza dei militanti di Abu Sayyaf, nella lista nera degli Stati Uniti e delle Filippine come organizzazione terrorista islamica dopo anni di attentati, rapimenti e decapitazioni. Nonostante la maggioranza dei musulmani residenti nella zona abbiano approvato l'accordo per l'autonomia, quelli della provincia di Sulu, dove si trova Jolo, lo hanno respinto.

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