Sul caso indagano le autorità locali. Non è chiaro perché il ragazzo, studente alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, si trovasse nella capitale francese. Secondo quanto si è appreso, viveva con il nonno in Italia
"Sei stato un grande nonno e un esempio per me". Un messaggio dolcissimo e inquietante, che fa adombrare l'ipotesi di un suicidio, quello che Alessio Vinci, 18 anni, morto precipitando da una gru di quarantacinque metri in un cantiere edile di Parigi, ha fatto arrivare al nonno con il quale viveva a Ventimiglia. Un giallo che vede come protagonista il giovane studente, al primo anno di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino dove si era iscritto con un anno di anticipo, grazie alla sua spiccata intelligenza che lo aveva portato a frequentare in un'unica soluzione gli ultimi due anni del Liceo Scientifico, diplomandosi a pieni voti e vincendo una borsa di studio. Alessio non aveva più i genitori; la mamma era morta quando lui era piccolo e abitava con l'anziano nonno che viveva con una pensione minima, con la quale manteneva anche il nipote. Per iscriversi al primo anno di università, Alessio era stato aiutato. Aveva avuto accesso alla facoltà e si era trasferito a Torino.
Aperte diverse piste
La notizia della sua morte ha colto impreparati tanti ex compagni di scuola, che lo conoscevano e stimavano. Il fatto che fosse andato a Parigi non è poi così strano, visto che aveva detto più volte che avrebbe voluto visitare la capitale francese. Ma tante sono le domande ancora senza risposta, anche per chi indaga. Tra le ipotesi in campo quella del suicidio. Ma perché decidere di togliersi la vita in Francia e per di più dentro un cantiere? Sono tutti particolari sui quali stanno indagando le autorità transalpine, in stretto contatto con quelle italiane, che hanno già acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della zona. Nelle prossime ore, inoltre, il corpo di Alessio sarà sottoposto a un'autopsia. L'ipotesi del suicidio è verosimile ma gli inquirenti non escludono l'induzione. Al momento non ci sono sufficienti elementi per dimostrarlo e forse resterà un'assurda quanto azzardata considerazione, ma non si esclude neppure che la morte sia legata alla 'Blu Whale', che impone tra le tante prove da superare anche quella di salire su una gru.
"Alessio me lo aveva presentato un parrocchiano ed ero contento di aver conosciuto un piccolo genio - ha detto don Domenico Orlando, viceparroco di San Nicola, a Ventimiglia -. Anch'io mi pongo delle domande e vorrei capire meglio cosa è successo".