Bogotà, 21 morti per un’autobomba in una scuola di polizia

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Tra le vittime anche l'autore dell'attacco avvenuto in un centro di formazione di agenti di polizia nella capitale del Paese sudamericano. I feriti sono 68. Tre giorni di lutto nazionale

E' di 21 morti e 68 feriti il bilancio dell'attentato realizzato ieri con un'autobomba nella Scuola nazionale di polizia "General Santander" di Bogotà. Tra le vittime, c'è anche l'autore dell'attacco che era alla guida di un furgone che trasportava 100 chili di un esplosivo denominato pentolite. Lo ha reso noto oggi il comando centrale della polizia colombiana. Il presidente della Colombia Iván Duque e il ministro della Difesa Guillermo Botero, che si trovavano a Quibdó, nel dipartimento del Chocó, dove doveva tenersi un Consiglio di sicurezza, hanno precipitosamente fatto ritorno a nella capitale, cancellando l’incontro. Duque ha decretato tre giorni di lutto nazionale.

L’esplosione nella scuola “General Santander”

L'esplosione è avvenuta all'interno della scuola di formazione di agenti di polizia, a sud della capitale colombiana ed è stato il sindaco di Bogotà, Enrique Penalosa, a confermare l’attacco. Con un messaggio sul loro account Twitter ufficiale le Forze armate hanno poi condannato "l'attacco terroristico di cui è stata vittima la polizia colombiana. Esprimiamo solidarietà - scrivono le Forze armate - e mettiamo a disposizione tutte le nostre capacità per trovare i responsabili di questo atto atroce".

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