Siria, gli Usa avviano il ritiro: via equipaggiamento non essenziale

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Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa americano, al momento i soldati restano nel Paese. Mosca non si fida: “Non abbiamo mai visto una strategia ufficiale sul ritiro”

Gli Stati Uniti hanno cominciato il ritiro militare dalla Siria. Lo ha riferito in giornata il portavoce della Coalizione internazionale anti-Isis a guida americana, Sean Ryan, citato dai media panarabi. Si tratta di un ritiro di equipaggiamenti non essenziali. Non, per il momento, delle truppe, come ha successivamente chiarito un funzionario del ministero della Difesa statunitense. Per ora, dunque, i soldati americani restano nel Paese dopo che è non è stato trovato un accordo con la Turchia sulla tutela della popolazione curda.

Ondus: “Un convoglio ha lasciato il Paese”

In giornata, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha fatto sapere che un convoglio di mezzi militari americani ha lasciato la Siria in direzione dell'Iraq attraversando il valico di Fishkhabur, sul Tigri, dalla città siriana di Rmeilan verso il Kurdistan iracheno.

I dubbi di Mosca sul ritiro

Dal canto suo, la Russia dubita dei piani degli Stati Uniti di ritirare le proprie truppe dalla Siria. "Attualmente abbiamo l'impressione che stiano lasciando il Paese per rimanervi, come in un film che amiamo", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Interfax. "Non posso condividere la vostra sicurezza sul fatto che stiano andando via perché non abbiamo mai visto una strategia ufficiale", ha aggiunto, sottolineando che ora “è importante che i curdi e il governo di Damasco stabiliscano un dialogo e che che i territori lasciati dagli americani passino sotto il controllo del governo siriano".

L’annuncio di Trump e le richieste di Bolton

Attualmente, gli americani sono presenti con circa duemila militari nella Siria orientale e settentrionale. Meno di un mese fa, è arrivato l’inaspettato annuncio del presidente Donald Trump sul ritiro degli Usa dal Paese mediorientale. Ma prima di dare il via all’operazione, il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton ha posto alcune condizioni, tra cui l'eliminazione totale dell'Isis e la garanzia che Ankara non lancerà offensive sui curdi, alleati di Washington.

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