Michael Jackson, in un documentario nuove accuse di abusi sessuali su bambini

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La pellicola "Leaving Neverland" verrà presentata al Sundance Festival e racconta la storia di altre due presunte vittime delle violenze della popstar statunitense. "Tentativo oltraggioso e patetico di sfruttare la sua fama", replicano i rappresentanti degli eredi

Nuove accuse contro Michael Jackson. Nel decennale della sua morte un documentario, "Leaving Neverland", svela nuovi presunti casi di abusi sessuali perpetrati dalla popstar statunitense nei confronti di bambini. Nel documentario, che verrà presentato al Sundance Festival 2019, sono intervistate due presunte vittime di Jackson, che sostengono di avere subito violenza quando avevano rispettivamente sette e dieci anni. Ora, all’età di 30 anni, hanno deciso di raccontare tutto.

La replica degli avvocati: "Accuse oltraggiose"

La pellicola è prodotta e diretta da Dan Reed, già autore dei documentari "The Pedophile Hunters", “The Valley” e "Three Days of Terror: The Charlie Hebdo Attacks”. "Questa è un'altra produzione orribile, un tentativo oltraggioso e patetico di sfruttamento della fama di Michael Jackson”, hanno replicato i rappresentanti degli eredi del cantante, secondo quanto riferisce la Bbc.

Cos’è Neverland

Il titolo del film, “Leaving Neverland”, fa riferimento alla residenza di Jackson in California, trasformata in un parco a tema per ricevere gli invitati e i bambini malati. Nel 1993 e nel 2003 Jackson venne accusato di abusi da due giovani ragazzi che passavano molto tempo nel ranch. Le accuse del 1993 sono state risolte senza ricorrere al tribunale dato che la famiglia dell'accusatore fece richiesta di una somma di denaro per ritirarle, ma quelle del 2003 hanno dato origine ad un processo in cui Jackson è stato dichiarato non colpevole per tutti i 10 capi d'accusa.

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