Germania, attacco hacker ai politici: ragazzo di 20 anni ha confessato
MondoIl giovane ha ammesso di essere il responsabile del cyberattacco ai danni di diverse personalità tedesche di spicco, fra cui anche molti membri di partiti, ed è già tornato in libertà. Avrebbe agito da solo, per rabbia contro i politici. Sequestrato il suo computer
Un giovane di 20 anni è stato fermato in Germania nell'ambito delle indagini sui dati hackerati e pubblicati su Twitter di centinaia personalità tedesche della politica e dello spettacolo. Il ragazzo, uno studente che arriva dall'Assia, ha confessato tutto e collaborato con gli inquirenti. Secondo gli investigatori il 20enne avrebbe agito da solo ed è già tornato in libertà perché non ci sarebbero rischi di fuga o sottrazione di prove. Anche le motivazioni dietro all'attacco non sono ancora del tutto chiare: "Ha detto di essersi arrabbiato per le esternazioni dei politici", fanno sapere. Il computer dello studente è stato sequestrato e secondo i media tedeschi il suo appartamento è stato perquisito. Il cyberattacco, iniziato a dicembre, ha colpito centinaia di politici tedeschi di tutti i partiti, eccetto il movimento di estrema destra Afd.
L'arresto e le perquisizioni
Il 20enne era stato arrestato domenica sera in Assia, dove vive insieme ai genitori. Agli inquirenti il giovane ha spiegato di aver agito "per rabbia nei confronti di politici, giornalisti e altre personalità pubbliche", ma nelle perquisizioni effettuate nella sua abitazione non si sarebbero rinvenuti indizi circa una "specifica motivazione politica". Il giovane avrebbe già mostrato di essersi "pentito" delle azioni commesse. Inoltre il ragazzo non avrebbe neanche una vera e propria istruzione da informatico, ma sarebbe solo un appassionato di computer, davanti al quale "usa passare molto tempo". Per ottenere i dati poi diffusi sui social media, avrebbe utilizzato dei "buchi di sicurezza" nei vari sistemi informativi, attraverso "alcuni procedimenti molto ben congegnati".
Hackerati dati di centinaia di politici
In un primo momento, era stato fatto anche il nome della cancelliera Angela Merkel, fra i politici nel mirino dell'hacker, oltre a quello del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeie. Ma la portavoce della cancelliera aveva smentito, dicendo che non erano stati pubblicati "dati sensibili" sulla leader tedesca. Colpiti anche diversi personaggi dello spettacolo e giornalisti. Fra i dati pubblicati, anche numeri di cellulari, dati di carte d'identità, chat, lettere, conti e informazioni di carte di credito. Ma alcuni di questi potrebbero essere falsi. Il cyberattacco sarebbe partito già a dicembre, ma gli interessati sono stati avvertiti solo a inizio gennaio.