Il pontefice chiede una soluzione per i 49 migranti in mare da oltre due settimane. "Prendersi cura di chi rimane indietro. Dio è venuto per tutti: ogni nazione, popolazione, lingua è da lui accolta e amata"
Anche il Papa chiede una soluzione per i migranti, soccorsi nel Mediterraneo, ma da oltre due settimane in mare a bordo della Sea Watch e della Sea Eye, in attesa del via libera per l'approdo in un porto. "Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone", ha detto il Pontefice all'Angelus. Intanto in Italia continua il dibattito sull'accoglienza, con il vicepremier Luigi Di Maio che propone di accogliere donne e bambini e il collega Matteo Salvini che ribadisce che i porti sono chiusi.
"Prendersi cura di chi resta indietro"
Durante la messa dell'Epifania il Papa ha ricordato che "il Signore gradisce che ci prendiamo cura dei corpi provati dalla sofferenza, della sua carne più debole, di chi è rimasto indietro, di chi può solo ricevere senza dare nulla di materiale in cambio. È preziosa agli occhi di Dio la misericordia verso chi non ha da restituire, la gratuità". Dio, ha aggiunto Bergoglio durante l'omelia, è "venuto per tutti: ogni nazione, lingua e popolazione è da lui accolta e amata" ma non è salito "alla ribalta del mondo per manifestarsi", "ecco la sorpresa".