Al centro del messaggio del Pontefice per la Giornata mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio, la politica e le caratteristiche necessarie perché sia “buona”. Salvini risponde: "Fa bene: per troppi anni un razzismo di sinistra"
Viviamo in tempi in cui c’è un “clima di sfiducia che si radica nella paura dell'altro o dell'estraneo, nell'ansia di perdere i propri vantaggi” e che si manifesta “anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro mondo globalizzato ha tanto bisogno". A lanciare l’allarme è Papa Francesco che, nel suo messaggio per la 52esima Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2019, sottolinea: "Oggi più che mai, le nostre società necessitano di 'artigiani della pace'". Il Pontefice ricorda che “non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza". “L'escalation in termini di intimidazione” è contraria “alla morale e alla ricerca di una vera concordia”.
Salvini: “Papa fa bene, per molti anni razzismo di sinistra”
Alle parole del Papa risponde in giornata il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: "Accolgo l'appello, quando il papa attacca i razzisti in politica fa bene", anche perché "in Italia c'è stato per troppi anni un razzismo di sinistra". Un razzismo, aggiunge Salvini, "che ha sfruttato un continente come l'Africa e ha tolto dalle tasche degli italiani miliardi di euro, non per darli a un sistema di accoglienza, ma per un business che spesso vedeva la malavita arricchirsi".
La buona politica a servizio di pace e diritti
Il Pontefice lancia poi un altro monito alla politica, sottolineando come ogni tappa o scadenza elettorale “costituisce un'occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto”. Perché “la buona politica è al servizio della pace” e “rispetta e promuove i diritti umani fondamentali”. Al contrario, la politica viziata, "vergogna della vita pubblica", è quella corrotta. "La negazione del diritto, il non rispetto delle regole comunitarie, l'arricchimento illegale, la giustificazione del potere mediante la forza o col pretesto arbitrario della ragion di Stato, la tendenza a perpetuarsi nel potere, la xenofobia e il razzismo, il rifiuto di prendersi cura della Terra, lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali", il "disprezzo" dei "costretti all'esilio": sono queste, secondo il Pontefice, le peggiori caratteristiche della “cattiva” politica.
La politica come oppressione o come carità
"La ricerca del potere ad ogni costo porta ad abusi e ingiustizie", continua Papa Francesco. “La politica, se non è vissuta come servizio alla collettività umana, può diventare strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione”. Ma se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone, “la politica può diventare veramente una forma eminente di carità", dice il Pontefice. Qualità fondamentali per il buon agire politico sono "la giustizia, l'equità, il rispetto reciproco, la sincerità, l'onestà, la fedeltà".
Papa: “Insostenibili le accuse ai migranti”
Poi, facendo appello alla fratellanza e alla pace, il pensiero di Francesco va "in modo particolare ai bambini che vivono nelle attuali zone di conflitto, e a tutti coloro che si impegnano affinché le loro vite e i loro diritti siano protetti".