Attentato Strasburgo, Barto Pedro Orent-Niedzielski è quinta vittima

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Si tratta di un 35enne rimasto ferito dai colpi di Cherif Chekatt che, in questi giorni, era in coma profondo. L’uomo, poco prima dell’attacco, era in compagnia del giornalista italiano Antonio Megalizzi, morto due giorni fa

Si aggrava il bilancio dell’attentato di martedì scorso nel centro di Strasburgo (FOTO - TESTIMONIANZE). È morto, secondo quanto appreso da Le Monde, il 35enne Barto Pedro Orent-Niedzielski. L’uomo, detto Bartek, era tra le persone ferite nella sparatoria e in questi giorni è rimasto in coma profondo: il terrorista Cherif Chekatt gli aveva puntato la pistola in fronte e aveva fatto fuoco. Barto Pedro Orent-Niedzielski, poco prima dell’attentato, era in compagnia del giornalista italiano Antonio Megalizzi, rimasto anche lui ferito alla testa e morto due giorni fa.

Il ricordo delle vittime a Place Kléber

Bartek è la quinta vittima dell’attentato di Strasburgo. Centinaia di persone si sono riunite oggi nel centro della città per rendere omaggio a chi ha perso la vita. Una folla si è radunata ai piedi del grande albero di Natale illuminato di Place Kléber, emblema del mercatino, dove è stato installato un piccolo palcoscenico. La cerimonia - organizzata da diverse associazioni che difendono i diritti umani, con il sostegno e l'appoggio del municipio e della prefettura - si è aperta sulle note di un violoncello, suonato da un musicista alsaziano.

Rilasciati genitori e due fratelli di Chérif Chekattdel

Intanto, sono stati rilasciati i genitori e due fratelli di Chérif Chekattdel, ucciso nei giorni scorsi in un blitz della polizia. Restano in custodia, invece, altre tre persone vicine al killer. I quattro familiari di Chérif, ha spiegato l'ufficio del procuratore di Parigi, sono stati rilasciati "per mancanza di prove incriminanti in questa fase".

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