Brexit, May ce la fa: non passa mozione sfiducia Tory

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La premier britannica Theresa May all'uscita dal numero 10 di Downing Street (Getty)

La premier britannica ha superato il voto di fiducia tra i parlamentari conservatori a Westminster innescato dal dossier Brexit. 200 i voti a favore del primo ministro, 17 quelli contrari

Theresa May ce la fa. Il primo ministro britannico si salva dalla ribellione interna e viene confermata leader del partito conservatore. Confermata la fiducia da 200 deputati su 317 uno in piu' dei 199 con cui conquisto' la guida del partito nel 2016 dopo le dimissioni di David Cameron seguite alla vittoria di 'Leave' nel referendum sulla Brexit del 2016.117 i voti contrari. Il voto di sfiducia era stato richiesto dai suoi compagni di partito, scontenti per la sua gestione della Brexit e per l'accordo con l'Ue (COSA PREVEDE L'INTESA). 

"Avanti per la Brexit"

Mi impegno a condurre in porto "una Brexit che funzioni per tutti". Così il primo ministro Theresa May dopo la bocciatura della sfiducia nei suoi confronti. La premier s'è impegnata ad "ascoltare" anche la voce dei deputati che hanno votato contro di lei e di coloro che hanno espresso timori per il backstop sull'Irlanda del Nord nell'accordo di divorzio dall'Ue raggiunto con Bruxelles. Un punto sul quale ha ribadito di voler chiedere al Consiglio Europeo di domani ulteriori garanzie "legali".
May si è detta poi "grata" per il sostegno ricevuto dai membri del suo partito che hanno votato contro la mozione di sfiducia. "Un numero significato di parlamentari ha votato a mio favore e ha ascoltato le mie parole. Ora dobbiamo lavorare insieme, ripartire da qui, tutti i politici di tutte le fazioni", ha aggiunto.

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