I leader hanno elaborato un documento comune. Resta però la tensione sui cambiamenti climatici: gli Stati Uniti hanno ribadito di volersi ritirare dall'accordo di Parigi. Il premier italiano: "Su commercio raggiunto un buon compromesso"
I protagonisti del G20 hanno trovato l'accordo nel comunicato finale, ma non pienamente sul clima. Al termine di due giorni di vertice, i leader delle 20 potenze hanno rilasciato un comunicato in cui affermano di vedere favorevolmente "la forte crescita economica globale, anche se sempre meno equilibrata tra i Paesi", ma sottolineano come "alcuni dei principali rischi, tra cui le vulnerabilità finanziarie, si sono in parte materializzati". Resta però la tensione sui cambiamenti climatici: nella dichiarazione finale, infatti, si legge che i Paesi firmatari dell'accordo di Parigi confermano come l'intesa sia "irreversibile", eccezione fatta per gli Usa che ribadiscono la propria decisione di ritirarsi da quanto stabilito nella capitale francese. Intanto, il premier Giuseppe Conte ha annunciato che nel 2021 sarà l'Italia a ospitare il summit: "Ci siamo accordati con il presidente Modi di cambiare le nostre rispettive presidenze: a noi spetterà quella del 2021 e all'India quella del 2022", ha detto.
Conte: “Su commercio raggiunto un buon compromesso“
Conte ha poi spiegato che sul commercio nel summit è “stato raggiunto un buon compromesso. Nel documento c'è un riferimento al commercio internazionale, e le varie sensibilità e posizioni dei Paesi hanno trovato una sintesi finale apprezzabile condivisibile e condivisa”.
G20, nessun riferimento alla lotta al protezionismo
Analizzando il comunicato del G20 si vede anche che nel testo è sparito, rispetto ai vertici degli anni scorsi, ogni riferimento alla lotta al protezionismo, in quella che sembra essere una chiara vittoria di Donald Trump. I leader fanno solo riferimento all'esistenza di "problemi sul fonte del commercio" e si sottolinea la necessità di riformare il Wto: “C’è spazio per un miglioramento" di questo organismo, scrivono i leader.
"Migrazioni preoccupazione globale, azioni condivise"
Sul tavolo anche i "grandi movimenti di rifugiati” che “sono una preoccupazione globale con conseguenze umanitarie, politiche, sociali ed economiche”. Il leader hanno quindi sottolineato “l'importanza di azioni condivise per affrontare le cause profonde dello spostamento e rispondere alle crescenti esigenze umanitarie".
I contatti tra Trump e Putin
Prima del comunicato finale, il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, secondo quanto riferito da Interfax, ha reso noto che il presidente russo Vladimir Putin e quello americano, Donald Trump, hanno avuto un breve colloquio a margine del G20. La Casa Bianca, da parte sua, ha precisato che Trump ha avuto una "conversazione informale" con Putin durante la cena del G20. La portavoce della Casa Bianca ha anche sottolineato che, come in tutti gli eventi multilaterali, il presidente e la first lady conversano in modo informale a cena con i leader mondiali, compreso quello russo. Ma a poche ore dai contatti tra i due presidenti, tornano le tensioni tra i due Paesi. "Vladimir Putin il mese scorso ha cercato di nuovo di interferire nelle elezioni americane", quelle di metà mandato, sostiene il segretario alla Difesa Usa James Mattis. "Il signor Putin è lento a imparare e abbiamo a che fare con qualcuno di cui non ci possiamo fidare", ha aggiunto il capo del Pentagono, parlando proprio a breve distanza dal colloquio informale al G20 tra Trump e il leader del Cremlino.
Xi: "Trump amico, cooperiamo nell’interesse della prosperità"
In serata si è poi tenuta l’attesa cena del tycoon con Xi Jinping. "Solo con la collaborazione tra di noi può aumentare l'interesse della pace e della prosperità mondiale", ha dichiarato in apertura il presidente cinese, parlando di "amicizia personale" col presidente americano. "I rapporti con Xi Jinping sono ottimi e porteremo a casa qualcosa di grande per la Cina e per gli Stati Uniti", ha sottolineato a sua volta Trump.