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Egitto, scoperta una nuova tomba con due sarcofagi a Luxor

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Un team di archeologi egiziani e francesi ha rinvenuto nella necropoli di Al-Assasif la sepoltura faraonica di un sovrintendente templare e della sua consorte, risalenti alla 18esima dinastia, e oltre mille "ushabti", statuette funerarie in legno, ceramica e argilla

Una tomba faraonica dell'epoca ramesside, con due sarcofagi di un sovrintendente templare e della sua consorte, e diversi oggetti funerari dell'antico Egitto sono stati ritrovati da un team di archeologi egiziani e francesi nella necropoli di Al-Assasif della regina Hatshepsut, sulla riva occidentale di Luxor. Gli scavi hanno portato alla luce anche più di mille "ushabti" (statuette funerarie) in legno, ceramica e argilla, papiri e altri oggetti di rilevanza archeologica.

La tomba del supervisore alla mummificazione e i due sarcofagi

La necropoli, situata tra la Valle delle Regine e quella dei Re, era destinata ai nobili e agli alti funzionari che, in vita, vivevano a stretto contatto con i faraoni. Secondo il ministero delle Antichità egiziano, che ha parlato di "dipinti molto belli", la tomba scoperta risale al Medio Regno (11esima e 12esima dinastia) e apparteneva a 'Thaw-Irkhet-If, l'uomo che sovrintendeva alla mummificazione nel tempio di Mut, nel sito di Karnak, sempre a Luxor. Il riferimento è alla divinità "madre" (Mut) spesso raffigurata con un copricapo a forma di avvoltoio, sposa di Amon, la massima divinità tebana. Gli archeologi dell'Istituto Francese di Archeologia Orientale (IFAO) e dell'Università di Strasburgo hanno invece scoperto due sarcofagi risalenti al 18esima dinastia: uno dei due contiene i resti mummificati "ben conservati" di una donna di nome Thuya.

L’importanza del turismo nei siti archeologici

Il turismo nei siti archeologici, in particolare a Luxor, costituisce un'importante voce del bilancio egiziano, ma aveva subito una battuta d'arresto dopo le violenze scoppiate nel 2011 che portarono alla fine del regime del presidente Hosni Mubarak. Quest'anno il settore turistico sembra di nuovo in ascesa, nonostante le autorità egiziane siano spesso accusate di lasciare i siti all'incuria.

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