Migranti, gommone in difficoltà soccorso da un rimorchiatore davanti alla Libia

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Foto d'archivio

L’allarme era stato lanciato venerdì e raccolto dalle navi di alcune Ong. "Centoventi persone a rischio. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate", aveva scritto su Twitter Mediterranea. Ma il portavoce della Marina libica smentisce: "Nessun morto"

Alcuni migranti che erano in difficoltà a bordo di un gommone sono stati soccorsi da un rimorchiatore in servizio vicino alle piattaforme davanti alla Libia. L’allarme era stato lanciato nel pomeriggio di venerdì, 23 novembre, e raccolto dalle navi delle Ong Proactiva Open Arms e Mediterranea. Mediterranea, in particolare, in un tweet sosteneva che il gommone avesse imbarcato acqua e che alcune persone fossero già annegate. Ma su questo punto oggi è arrivata la smentita del portavoce della Marina libica che - raggiunto al telefono da Ansa - sostiene che non ci sia "nessun morto". Il portavoce, da cui dipende la Guardia costiera, non ha però potuto fornire altri dettagli sul salvataggio, né su un'altra operazione che, ha confermato, é in corso oggi. "Tanti saluti a scafisti e ong", il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini sul caso.

Il rimorchiatore ha recuperato i migranti 

Secondo quanto raccontato su Twitter dall'Ong Mediterranea, ieri “120 persone" rischiavano di annegare. "Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate", si leggeva in un tweet che raccontava quanto stava succedendo. Secondo fonti italiane, inoltre, il rimorchiatore che ha soccorso il gommone, l'ha raggiunto nella tarda serata di venerdì e, dopo aver recuperato i migranti, ha aspettato l'arrivo di una motovedetta della Guardia costiera libica. I libici hanno poi comunicato alle autorità italiane di aver preso il coordinamento dei soccorsi.

L’allarme

L’allarme era stato rilanciato anche dal leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che è a bordo della nave Jonio. Ha spiegato che la Ong "ha ricevuto verso le 19 un'informazione via mail dal sistema 'Alarm Phone'", una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar. "Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 – ha raccontato Fratoianni –, parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate. Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta". "Alle 19 – ha detto ancora Fratoianni – è arrivata la nuova segnalazione, è stata di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la 'Mare Jonio' dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto. Da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica”.

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