Papua Nuova Guinea, agenti non pagati per Apec assaltano Parlamento

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Il summit Apec a Port Moresby - foto Getty

Poliziotti e altri lavoratori hanno fatto irruzione nel palazzo di Port Moresby, protestando per non essere stati pagati per il servizio reso durante il summit Asia-Pacific Economic Cooperation della settimana scorsa

Sono entrati con la forza rompendo finestre, rovesciando mobili e distruggendo automobili. Poliziotti e altri lavoratori hanno fatto irruzione nella giornata di ieri all’interno del Parlamento di Port Moresby, in Papua Nova Guinea, per protestare contro la mancata retribuzione a seguito del servizio prestato in occasione del summit Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) ospitato la settimana scorsa nella capitale. Al vertice hanno partecipato i 21 leader dell'organizzazione per la cooperazione economica in Asia-Pacifico, fra cui il presidente cinese Xi Jinping, il vice presidente Usa Mike Pence e il primo ministro giapponese Shinzo Abe.

Intrappolati nel Parlamento

Secondo un portavoce, Harry Momos, citato dal New York Times, circa 300 persone hanno fatto irruzione nel palazzo, mentre i parlamentari erano intrappolati all’interno.
La situazione si è calmata dopo un incontro degli agenti con il presidente del Parlamento e il ministro delle Finanze, che hanno assicurato che gli stipendi saranno pagati nelle prossime ore.

Un summit contestato

Diffuse anche notizie di saccheggi dopo le violente proteste del personale di sicurezza, che si sono scatenate anche nella località in cui il leader cinese Xi Jinping venerdì aveva inaugurato una nuova strada. Molti cittadini di Papua Nuova Guinea hanno protestato per il costo di ospitare il vertice dell'Apec, con l'acquisto di 40 Maserati e 3 Bentley, in una nazione con il 60% di disoccupazione, un'insorgenza di poliomielite, continui scontri tribali negli altipiani e tassi crescenti di violenza di genere.

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