Condannati Nuon Chea e Khieu Samphan. Sono ritenuti tra i responsabili delle deportazioni forzate e dello sterminio delle minoranze cham e vietnamite alla fine degli anni Settanta. L'Ue: "Accertati crimini, sempre pronti ad assistere il Paese per rispetto diritti umani"
Ergastolo per genocidio. E’ la condanna decisa da un tribunale cambogiano per gli ultimi due ex khmer rossi. Nuon Chea, 92 anni, e Khieu Samphan, 87, sono gli unici leader sopravvissuti, e stanno già scontando una condanna al carcere a vita per le scomparse e le deportazioni forzate avvenute durante il loro sanguinario regime, alla fine degli anni Settanta.
Lo sterminio dei cham e dei vietnamiti
Il tribunale ha applicato a Khieu Samphan l'accusa di genocidio con l'aggravante dell'associazione a delinquere, mentre Nuon Chea è stato condannato per lo stesso reato con l'aggravante della responsabilità del comando. Le due condanne, emesse separatamente, si riferiscono allo sterminio degli appartenenti alle minoranze Cham e vietnamite: in tutto 1,7 milioni di persone, un crimine contro l'umanità in violazione della Convenzione di Ginevra.
Ue soddisfatta: “Da noi sostegno economico alla Corte”
La sentenza di condanna ha "accertato la responsabilità per i crimini commessi durante il periodo del loro dominio dal 1975 al 1979". Lo afferma in una nota il portavoce del servizio di azione esterna della Ue (Eeas), precisando che riguardo al tribunale speciale della Cambogia per le persecuzioni di crimini commessi durante quel periodo "l'Ue è stata una sostenitrice principale delle 'Camere straordinarie' sin dal suo inizio" e ha "fornito oltre 76 milioni di euro di sostegno finanziario per le componenti nazionali e internazionali della corte e per i suoi importanti programmi di sensibilizzazione e formazione". Il portavoce ribadisce che "l'Ue rimane pronta ad assistere la Cambogia nel rispettare i suoi obblighi in termini di democratizzazione, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto e di sostenere il suo sviluppo economico e sostenibile".
Chi sono i khmer rossi
I khmer rossi nacquero nel 1960 come costola dell'esercito popolare vietnamita nel Vietnam del Nord. Furono un partito rurale guidato, tra gli altri, da Pol Pot. Durante la guerra del Vietnam si allearono con i Viet Cong e col Vietnam del Nord contro le forze anti-comuniste. Dopo il ritiro statunitense adottarono la cosiddetta "purificazione della Cambogia", uno sterminio delle classi più colte che coinvolse quasi un quarto della popolazione cambogiana.