L'annuncio è stato dato dall'avvocato della donna cristiana condannata a morte per blasfemia: "È su un aereo in viaggio verso una località segreta". Ma Islamabad dice: "E' ancora in Pakistan". Tajani: "La aspetto al Parlamento Ue"
Asia Bibi (CHI È), la donna cattolica condannata a morte in Pakistan per blasfemia e assolta dalla Corte suprema dopo 8 anni in cella, “è stata scarcerata” ed è in viaggio verso una località sicura. A riferirlo è stato il suo avvocato, Saif Ul-Mulook che precisa che la donna “è su un aereo”, ma di non sapere dov’è stata portata. Sucessivamente, il portavoce del ministero degli Esteri di Islamabad ha però comunicato che si trova ancora in Pakistan.
Tajani: "La aspetto al Parlamento europeo"
"Asia Bibi ha lasciato il carcere ed è stata trasferita in un luogo sicuro! Ringrazio le autorità pakistane. La aspetto appena possibile, insieme a suo marito e alla sua famiglia, al Parlamento europeo", ha twittato il presidente dell'europarlamento Antonio Tajani. Poco prima, in un altro tweet, aveva scritto: "Asia Bibi è libera! La verità, alla fine, vince sempre!".
La donna non può lasciare il Pakistan
Asia Bibi era stata condannata a morte in Pakistan nel 2010 da una corte del distretto di Nankan per "avere offeso il profeta Maometto", poi lo scorso 31 ottobre è stata assolta dall'accusa di blasfemia. Nel Paese, però, sono scoppiate le proteste. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza per tre giorni per chiedere l'impiccagione della donna. Le manifestazioni, nonostante l’ordine di rilascio arrivato nella prigione di Multan, hanno convinto il governo di Imran Khan a posticipare il via libera. L'accordo tra il premier e il partito Tehreek-i-Labaik (Tlp) prevede che le autorità impediscano ad Asia Bibi di lasciare il Paese fino a quando la Corte Suprema non riesaminerà il suo verdetto di assoluzione. Il ricorso, previsto dalla legge pachistana, è già stato presentato. Intanto Saif ul-Malook, avvocato della donna, ha dovuto lasciare il Pakistan in tutta fretta dopo che le minacce di morte da parte dei gruppi radicali islamici sono diventate un pericolo più che concreto. Il marito di Asia Bibi, invece, nei giorni scorsi ha lanciato un appello a diversi Paesi - tra cui l’Italia - affinché aiutino lui e la sua famiglia a uscire dal Pakistan.
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