Il vicepremier era ospite al China international import expo (Ciie) a Shanghai. Durante l’intervento in italiano ha detto di aver ascoltato il discorso di apertura del “presidente Ping”: un errore coperto dal traduttore. Poi il lapsus è tornato nella conferenza. VIDEO
Gaffe in Cina del vicepremier Luigi Di Maio. Ospite al China international import expo (Ciie), in corso a Shanghai, il ministro pentastellato ha sbagliato il nome del presidente cinese Xi Jinping, chiamandolo per due volte il “presidente Ping”, ovvero usando il secondo carattere del suo nome proprio (Jinping) come il cognome (Xi).
Il presidente cinese Xi Jinping è diventato il “presidente Ping”
La prima gaffe è avvenuta durante l'intervento in italiano al forum su commercio e innovazione. Di Maio stava parlando, tra l’altro, del reddito di cittadinanza e della riforma delle pensioni "a quota 100", annoverando le due misure nel “quadro dell'innovazione del Paese”, con lo Stato in un nuovo e importante ruolo nell'economia. Davanti a una platea di diverse centinaia di persone, tra cui premier, politici e due icone come Bill Gates e Jack Ma (fondatori di Microsoft e Alibaba), il vicepremier ha detto di aver ascoltato il discorso di apertura su globalizzazione, commerci globali e lotta al protezionismo del “presidente Ping” . Il traduttore cinese ha corretto l’errore, facendolo sparire. Ma più tardi, nella conferenza serale a chiusura della missione in Cina, il lapsus di Di Maio è ricomparso: il presidente cinese Xi Jinping è diventato di nuovo il “presidente Ping” (in questo video, dopo circa 10 minuti).