Germania, elezioni in Assia: calano Cdu e Spd, volano Verdi e Afd

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La leader dei Verdi tedeschi, Annalena Baerbock
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Secondo le prime proiezioni, il partito di Merkel si confermerebbe primo ma perderebbe oltre 10 punti percentuali rispetto a 5 anni fa. Al secondo posto Spd, in discesa, ed ecologisti. L'ultradestra di Afd entrerebbe nel Parlamento locale

Calano Cdu e Spd, volano Verdi e Afd. Sono questi, secondo i primi exit poll e le prime proiezioni, i risultati delle elezioni in Assia, in Germania. Il partito di Angela Merkel resta la prima forza politica nel Land, ma perde oltre 10 punti percentuali rispetto a 5 anni fa e tocca il risultato peggiore dal 1966. Gli alleati ecologisti sarebbero al secondo posto insieme ai socialdemocratici. Bene anche l'ultradestra di Afd.

I primi numeri

Secondo le prime proiezioni, divulgate dalla Zdf, la Cdu otterrebbe il 27,4% dei voti, l'Spd scivolerebbe al 19,8%, i verdi otterrebbero il 19,7%, l'ultradestra di Afd entrerebbe nel Parlamento locale (ed è presente così in tutti e 16) con il 12,8%, i liberali avrebbero il 7,2% e la sinistra della Linke il 6,6%. La Cdu, quindi, si fermerebbe intorno al 27%, mentre nel 2013 aveva preso il 38,3%. Cinque anni fa, i socialdemocratici erano al 30,7%, i Verdi all’11,1%, l'ultradestra di Afd al 4,1%, i liberali al 5%, la Linke al 5,2%.

Le reazioni

L'uscente Volker Bouffier, fedelissimo della cancelliera, continuerà quindi a governare la regione di Francoforte. Proprio come in Baviera, potrebbe anche non servirgli un terzo alleato, nonostante le avances dei liberali. “Accusiamo dolore per i voti perduti, ma abbiamo anche visto che vale la pena lottare. Volevano restare la prima forza politica del Land e volevamo ottenere che nessuna coalizione si potesse formare contro di noi. Entrambi i risultati sono stati ottenuti”, ha detto il candidato della Cdu dell'Assia. Esulta la leader dei Verdi tedeschi, Annalena Baerbock: “L'Assia non è mai stata così verde come oggi. Siamo felici di questo storico miglior risultato dei Verdi in Assia”. Di diverso tenore il commento di Thorsten Schaefer-Gumbel, candidato di punta dell'Spd in Assia: “È una difficile e amara serata per l'Spd, non abbiamo raggiunto quello che volevamo. Si tratta di un'amara sconfitta ed è il peggior risultato dal 1946”. I socialdemocratici sono i veri sconfitti: chiedono che a livello nazionale l'Unione smetta di litigare e annunciano verifiche sulla possibilità di continuare a lavorare insieme. Ma non è una vera messa in discussione della Grosse Koalition. Anche perché, se l'alleanza saltasse davvero, lo scenario più plausibile sarebbe il voto, che in questa fase potrebbe rivelarsi fatale per il partito di Andrea Nahles e Olaf Scholz. I liberali, intanto, stanno alla finestra: potrebbero esser decisivi e si mettono a disposizione per la coalizione Giamaika.

Le elezioni in Assia

Gli elettori dell'Assia sono stati chiamati alle urne per un voto ritenuto molto importante per il futuro della Grosse Koalition. In un Land di 6,2 milioni di persone, 4,4 milioni quelle con il diritto di voto. Per i risultati finali si dovrà aspettare fino alle prime ore di lunedì. La Cdu di Angela Merkel ha comunque difeso la sua presa sul Land che dura ormai da 19 anni. Chiuse le urne in Assia, i problemi tornano adesso a Berlino, dove i partiti della Grosse Koalition dovranno elaborare la punizione dell'elettorato ed evitare le "scosse" che secondo Wolfgang Schaeuble avrebbero potuto provocare il "grande cambiamento".

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