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Caso Khashoggi, agente saudita ripreso con gli abiti del giornalista

Mondo
Il consolato saudita a Istanbul (Foto archivio Ansa)

Uno dei 15 componenti del commando è stato visto uscire dal consolato indossando i vestiti del reporter. Intanto, è stato ritrovato un minivan con targa saudita: si sospetta sia quello usato per trasportare il corpo. Trump: "Insoddisfatto della versione di Riad"

La "cruda verita'" sul caso di Jamal Khashoggi è attesa per il 22 ottobre, nel giorno in cui Ankara dovrebbe rivelare al mondo le prove che incastrano Riad per l'omicidio del giornalista saudita nel consolato a Istanbul. Con il dossier sul coinvolgimento saudita la Turchia può condizionare Washington, alleata dei sauditi e finora sua protettrice, e lo stesso regno wahabita che potrebbe veder sospese le forniture di armi dai Paesi europei. Alla vigilia di queste "rivelazioni" il presidente Usa Donald Trump - che ha sentito anche il principe bin Salman - ha detto chiaramente di "non essere soddisfatto" dalle risposte ricevute da Riad sulla vicenda, e si è opposto alla richiesta saudita di avere un altro mese a disposizione per completare le indagini sulla morte di Khashoggi. "E' già passato molto tempo", ha affermato.

Agente saudita riprese con gli abiti della vittima

Intanto le indagini sull'omicidio proseguono, e si concentrano sul personale turco del consolato, e su due auto con targhe diplomatiche saudite trovate in un parcheggio a Istanbul. Un agente saudita, sospettato di far parte della squadra di 15 uomini autori dell’omicidio del giornalista dissidente, è stato ripreso il 2 ottobre mentre lascia il consolato di Riad a Istanbul indossando gli abiti della vittima, una barba finta e degli occhiali. Lo ha reso noto la Cnn, che ha ottenuto da un funzionario turco un filmato esclusivo realizzato dalle telecamere di sorveglianza delle forze dell'ordine.

Avvistato anche nella Moschea Blu

L'uomo nel video è stato identificato dal funzionario turco come Mustafa al-Madani. L’agente avrebbe lasciato il consolato saudita usando la porta sul retro e, secondo gli inquirenti turchi, sarebbe poi stato visto nella Moschea Blu di Istanbul poche ore dopo che il giornalista era entrato nel consolato.

Un minivan saudita trovato in un parcheggio

L’emittente turca Trt citata da Al Jazeera ha fatto sapere poi che è stato trovato in un parcheggio a Istanbul un minivan con targa diplomatica del consolato saudita. Il mezzo sarebbe uno di quelli ripresi dalle telecamere all'esterno del consolato mentre lasciavano l'edificio e ora sarà oggetto di un'ispezione da parte della scientifica. Il sospetto è che sia quello utilizzato per sbarazzarsi del corpo di Khashoggi. Inoltre, dalle verifiche in corso sulle telecamere di sorveglianza, è emerso che un secondo veicolo riconducibile al consolato saudita era entrato quattro giorni fa nel parcheggio, rimanendo 11 minuti durante i quali alcuni bagagli sarebbero stati scaricati nell’altra vettura.

Le rivelazioni turche

Intanto, continuano le rivelazioni di fonti del governo turco a proposito dell’omicidio del giornalista dissidente. Un assassinio che sarebbe stato “selvaggiamente pianificato” e per cui sono stati fatti “notevoli sforzi” per nasconderlo, ha detto in conferenza stampa ad Ankara Omer Celik, il portavoce del partito al potere in Turchia, Akp. Il presidente Erdogan ha annunciato che martedì 23 ottobre, parlando in Parlamento, rivelerà la "cruda verità" sull'accaduto mentre ha già parlato al telefono con il presidente americano Donald Trump. Secondo fonti della presidenza di Ankara, i due hanno sottolineato che sulla vicenda "deve essere fatta luce in tutti i suoi aspetti".

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