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Rihanna dice no al Super Bowl 2019 in sostegno a Colin Kaepernick

Mondo
Rihanna ha rifiutato il Super Bowl in segno di solidarietà con l'ex quarterback Colin Kaepernick (foto: archivio Getty Images)

Gli organizzatori avevano chiesto alla cantante di esibirsi nell'Half Time Show del 3 febbraio ad Atlanta. La pop star ha rifiutato in segno di solidarietà alla causa dei giocatori che si inginocchiano durante l'inno per protesta contro l'ingiustizia razziale 

Rihanna non si esibirà al prossimo Super Bowl di Atlanta a febbraio 2019. La cantante di Barbados ha rifiutato l'offerta degli organizzatori, stando a quanto scrive US Weekly Magazine, per solidarietà con Colin Kaepernick, il primo giocatore di football americano a inginocchiarsi durante l'inno nazionale nel 2016, per protestare contro la discriminazione razziale nei confronti degli afroamericani. A cantare durante nello show dell'intervallo saranno invece i Maroon 5.

Rihanna sta con Kaepernick

Rihanna avrebbe rifiutato l'offerta della Nfl, la Lega nazionale di football americano, perché in disaccordo con la posizione tenuta in occasione della polemica sul "kneeling". Vari giocatori hanno infatti emulato il comportamento di Kaepernick, inginocchiandosi durante l'inno, che è previsto prima di ogni match.  La protesta aveva raggiunto una tale diffusione da suscitare la reazione del presidente Donald Trump e da indurre la stessa Nfl a vietare la pratica. Per la Nfl è il secondo rifiuto consecutivo eccellente dopo quello dello scorso anno della coppia Beyoncè-Jay Z, forse legato allo stesso motivo.

Senza ingaggio da marzo 2017

Dal marzo 2017 Kaepernick è attualmente senza squadra, dopo la fine del suo contratto con i San Francisco 49ers, e ha in corso una durissima battaglia legale con la Nfl. Il giocatore sostiene, infatti, di essere finito in una lista di proscrizione per il suo attivismo. Kaepernick, è diventato nel frattempo il volto di una nuova campagna pubblicitaria della Nike, sotto lo slogan "Credi in qualcosa, anche se significa sacrificare tutto". La scelta dell'azienda ha suscitato diversi apprezzamenti, ma è anche stata fortemente criticata da Donald Trump che ha parlato di "un terribile messaggio"

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