Negli Stati Uniti ieri è stato celebrato il Columbus Day in onore di Cristoforo Colombo e di quel 12 ottobre del 1492 in cui l'esploratore genovese toccò il suolo americano e come ogni anno non sono mancate le polemiche.
Cala il sipario anche su questo Columbus day. Ieri come ogni secondo lunedì d’ottobre, l’America si è fermata per celebrare il suo scopritore, un italiano, un genovese, un uomo che resta controverso. Ogni anno sono sempre di più le città e gli Stati che decidono di non omaggiare Cristoforo Colombo. Dal Sud Dakota all’Alaska, da Los Angeles a San Francisco passando per Denver e Cincinnati questo giorno è stato vissuto come il giorno dei Nativi Americani o delle popolazioni indigene in aspra polemica con l’operato di Colombo. “Dio mi destinò al mare e mi diede l’ardore e l’azione” scriveva il grande esploratore, ma proprio le sue azioni sollevano in quest’epoca di scontri e contrapposizioni ideologiche varie perplessità. Lui che nei suoi diari descriveva gli indigeni incontrati nel Nuovo Mondo come gente di gran cuore e generosità, non si fece, infatti, scrupoli a ridurli in schiavitù, a convertirli al cristianesimo, a punirli con sevizie e torture, a vendere le donne e anche bambine di “9- 10 anni” come schiave sessuali agli spagnoli. Persino Columbus, la capitale dell’Ohio che porta il nome del grande esploratore quest’anno non ha trovato i fondi per le festività e a Filadelfia un vandalo ha imbrattato la facciata della Fondazione Filitalia che riunisce gli italo americani della città con le seguenti scritte: “Colombo = Mussolini = Trump = Fascista” firmato “gli Italo americani contro il razzismo, la schiavitù, il genocidio, lo stupro, le terre rubate”. D’altronde anche New York, dove ogni anno in occasione del Columbus day la comunità italoamericana sfila sulla Quinta Strada, ha rischiato di perdere la statua simbolo del Genovese che campeggia su Columbus Circle. Solo grazie all’intercessione del sindaco Bill De Blasio, il monumento è stato preservato con la promessa di installare poco distante un omaggio per le popolazioni indigene. Per il Presidente Donald Trump, invece, non ci sono dubbi: “lo spirito di determinazione e avventura di Cristoforo Colombo ha inspirato generazioni di Americani”.