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Il Vaticano sul dossier Viganò: "Abusi e coperture mai più tollerati"

Mondo

Comunicato della Santa Sede sul "memoriale" dell'ex nunzio apostolico, che accusa il Papa: "Disposta un'indagine approfondita"

“Sia gli abusi sia la loro copertura non possono essere più tollerati e un diverso trattamento per i vescovi che li hanno commessi o li hanno coperti rappresenta infatti una forma di clericalismo mai più accettabile". Con queste parole, contenute in un comunicato, la Santa Sede affronta le questioni aperte con il "memoriale" dell'ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò, che ha accusato papa Francesco di aver ignorato per anni le informazioni sugli abusi omosessuali dell'ex cardinale di Washington Theodore McCarrick, di cui il Pontefice ha recentemente accettato le dimissioni dal Collegio cardinalizio, e di non aver tenuto conto della “sanzione” di papa Benedetto XVI contro di lui: per questo Viganò, nella sua testimonianza, ha chiesto anche le dimissioni del Papa.

Su McCarrick “disposta un’indagine approfondita, emersi gravi indizi”

Da giorni erano stati annunciati "chiarimenti" della Santa Sede sulla vicenda, e nella nota di oggi, 6 ottobre, si spiega che "dopo la pubblicazione delle accuse riguardanti la condotta dell'arcivescovo Theodore Edgar McCarrick, il Santo Padre Francesco, consapevole e preoccupato per lo smarrimento che esse stanno causando nella coscienza dei fedeli, ha disposto che venga comunicato quanto segue: "Nel settembre 2017, l'Arcidiocesi di New York ha segnalato alla Santa Sede che un uomo accusava l'allora cardinale McCarrick di aver abusato di lui negli anni Settanta”. Papa Francesco, continua, la nota, “ha disposto in merito un'indagine approfondita, che è stata svolta dall'Arcidiocesi di New York”, e la relativa documentazione “è stata trasmessa alla Congregazione per la dottrina della fede”. Nel frattempo, prosegue la nota, "poiché nel corso dell'indagine sono emersi gravi indizi”, il Papa ha accettato le dimissioni dell'arcivescovo McCarrick dal Collegio cardinalizio, “ordinandogli la proibizione dell'esercizio del ministero pubblico e l'obbligo di condurre una vita di preghiera e di penitenza”.

L’investigazione su McCarrick verrà integrata

Si aggiunge poi che "la Santa Sede non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso che coinvolge l'arcivescovo McCarrick”. “Anche in riferimento ad altre accuse portate contro l'ecclesiastico, il Santo Padre ha disposto di integrare le informazioni raccolte tramite l'investigazione previa con un ulteriore accurato studio dell'intera documentazione presente negli Archivi dei Dicasteri e Uffici della Santa Sede riguardanti l'allora Cardinale McCarrick, allo scopo di appurare tutti i fatti rilevanti, situandoli nel loro contesto storico e valutandoli con obiettività". La Santa Sede, viene sottolineato, "è consapevole che dall'esame dei fatti e delle circostanze potrebbero emergere delle scelte che non sarebbero coerenti con l'approccio odierno a tali questioni. Tuttavia, come ha detto Papa Francesco, 'seguiremo la strada della verità, ovunque possa portarci’”.

Il Papa: “Unire le forze per combattere piaga degli abusi”

Papa Francesco, conclude il comunicato, "rinnova il pressante invito ad unire le forze per combattere la grave piaga degli abusi dentro e fuori la Chiesa e per prevenire che tali crimini vengano ulteriormente perpetrati ai danni dei più innocenti e dei più vulnerabili della società”. Il Pontefice, ricorda il comunicato, ha convocato i presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo per il prossimo mese di febbraio.

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