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Emily Ratajkowski arrestata per proteste contro Kavanaugh

Mondo

La top model è finita in manette durante un sit-in contro la nomina alla Corte Suprema del giudice, accusato di molestie da diverse donne. Stessa sorte è toccata anche all'attrice Amy Schumer. Trump su Twitter: manifestanti professionisti pagati da Soros

La modella Emily Ratajkowski è finita in manette insieme ad altre 300 persone mentre protestava a Washington contro la nomina alla Corte Suprema di Brett Kavanaugh, giudice accusato di molestie da diverse donne. L’episodio è stato denunciato dall’indossatrice americana con un post su Instagram. Nel corso della stessa manifestazione, è stata arrestata anche l’attrice Amy Schumer. Poche ore dopo, il presidente degli Stati Uniti è intervenuto su Twitter, accusando i manifestanti di essere professionisti "pagati da Soros".

L'arresto

"Oggi sono stata arrestata mentre protestavo contro la nomina di Brett Kavanaugh, un uomo che è stato accusato da più donne di violenza sessuale" ha scritto la Ratajkowski su Instagram, allegando uno scatto che la ritrae durante la manifestazione. “Gli uomini che fanno del male alle donne non possono ricoprire incarichi di potere. La conferma di Kavanaugh alla Corte Suprema degli Stati Uniti è un messaggio alle donne che in questo Paese non contano. Chiedo che il governo riconosca, rispetti e supporti le donne così come fa con gli uomini” ha quindi chiesto dai social la modella.  In manette è finita anche Amy Schumer, con cui Emily Ratajkowski aveva recitato in “Come ti divento bella”. Come la sua collega, anche l’attrice ha condiviso sui social una serie di scatti dal sit- in.

Trump: manifestanti professionisti pagati da Soros

Sul caso è poi intervenuto Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, su Twitter, ha scritto: "I maleducati urlatori in ascensore sono professionisti pagati solo per cercare di far apparire male i senatori", ha cinguettato riferendosi apparentemente alla scena delle vittime di violenze sessuali che hanno urlato al senatore repubblicano Jeff Flake in ascensore per chiedergli di non votare Kavanaugh. Trump ha anche accusato i manifestanti di essere “pagati da Soros”.

Il caso Kavanaugh

Emily Ratajkowski ed Amy Schumer sono solo due delle circa 300 persone che hanno manifestato nella giornata di ieri contro la nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema. Su di lui pesano infatti diverse accuse di violenze sessuali. La prima a parlare era stata un ex compagna di liceo, Christine Blasey Ford, che il giudice avrebbe tentato di violentare negli anni '80. Successivamente anche altre due donne, Deborah Ramirez e Julie Swetnick, hanno dichiarato di essere state molestate da Kavanaugh: una delle vittime ha anche spiegato che il giudice e alcuni suoi amici, durante le scuole superiori, erano noti per cercare di stuprare ragazze ubriache. Proprio oggi si terrà alle 10,30 (le 16,30 in Italia)  il voto procedurale in Senato sulla nomina di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, mentre domani (6 ottobre) sarà la volta di quello finale.

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