Filippine piegate dal tifone Mangkhut: dodici morti

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Il tifone Mangkhut colpisce Manile (Getty)

Un bilancio "probabilmente destinato a salire ancora", secondo il sottosegretario Jalad. Più di 105.000 residenti sono stati costretti a lasciare le loro case, mentre 4,4 milioni sono senza elettricità. Declassato a categoria 4, dovrebbe spostarsi in Cina

Salgono a dodici i morti a causa delle frane e delle inondazioni scatenate dal tifone Mangkhut che si è abbattuto sulla costa nordorientale delle Filippine (COSA SONO I TIFONI). Un bilancio ancora provvisorio che "probabilmente è destinato ad aumentare ancora", secondo il sottosegretario Ricardo Jalad, direttore dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri. Due delle vittime erano minatori impegnati nelle operazioni di soccorso in una delle due frane nella città di Itogon, 198 chilometri a nord di Manila. A Itogon è morto anche un bambino di 13 anni, ha riferito il sindaco della città. Nella metropoli di Manila è invece stato recuperato il corpo di una ragazza adolescente dal fiume Marikina in piena.

Venti fino a 212 chilometri orari

Più di 105.000 residenti sono stati costretti a lasciare le loro case nelle comunità colpite, specialmente nelle zone costiere. Mentre sette province con oltre 4,4 milioni di abitanti sono senza elettricità a causa del tifone che ha divelto tetti, abbattuto alberi e lampioni e provocato numerose frane soprattutto nella regione settentrionale della Cordillera, dove sono stati registrati 42 smottamenti. Praticamente bloccati i collegamenti, con le strade inondate e gli aeroporti chiusi. Intanto l'Osservatorio meteorologico delle Hawaii ha declassato il super tifone a ciclone di categoria 4 (COME SI CALCOLA LA FORZA).  Secondo l’organizzazione governativa statunitense JTWC, Mangkhut porta con sé venti fino a 212 chilometri orari. L'agenzia meteorologica delle Filippine riporta però un dato leggermente più basso.

L’arrivo del tifone in Cina

Il tifone dovrebbe spostarsi in Cina domani, 16 settembre, toccando terra nelle province meridionali di Guangdong e Hainan. Oltre 50 mila pescatori e circa 11 mila pescherecci sono stati richiamati nei porti della provincia orientale di Fujian, come scrive il giornale cinese Quotidiano del Popolo.

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