Pedofilia, il cardinale Usa Wuerl offrirà le sue dimissioni al Papa

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Donald Wuerl, per 18 anni vescovo di Pittsburgh prima di guidare l'Arcidiocesi di Washington Dc (Getty Images)

L’arcivescovo è uno degli alti prelati accusati da Carlo Maria Viganò. Al centro delle polemiche come ha gestito lo scandalo degli abusi quando era vescovo di Pittsburgh, in Pennsylvania. E a Washington DC avrebbe anche ignorato le accuse a carico del suo predecessore

Le ripercussioni dello scandalo pedofilia negli Stati Uniti investono anche uno degli uomini di fiducia di Papa Francesco. Donald Wuerl, il cardinale dell'Arcidiocesi di Washington DC, chiederà infatti al pontefice di accettare le proprie dimissioni. La notizia è stata confermata dal portavoce dell'Arcidiocesi Ed McFadden, dopo che l’ecclesiastico aveva già annunciato di voler discutere con il Papa la possibilità di dimettersi.

Le accuse di Viganò

Wuerl, che a Washington ricopre la carica di arcivescovo, è uno degli alti prelati vicini a Papa Francesco citato nella lettera dell'ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò. Qui, Viganò lo ha accusato di aver in parte insabbiato lo scandalo degli abusi sessuali nei confronti di bambini in Pennsylvania e di essere stato a conoscenza delle accuse mosse contro il suo predecessore, l'ex cardinale della capitale Usa, Theodore McCarrick.  

Uomo di fiducia di Bergoglio

Wuerl ha 77 anni ed è considerato un uomo di fiducia di Bergoglio, dopo esserlo stato di Papa Benedetto XVI. Due anni fa, al compimento del suo 75esimo compleanno, aveva rimesso il suo mandato nelle mani del Pontefice per limiti di età ma Papa Francesco preferì tenerlo al suo posto.

"Errori di giudizio"

In Pennsylvania, secondo il dossier di un gran giurì, oltre 300 preti avrebbero abusato di minori. A seguito della pubblicazione del dossier sugli abusi in Pennsylvania, Wuerl aveva recentemente incontrato in via riservata il Papa per illustrargli la situazione. Al vaglio è la modalità con cui il cardinale, nei 18 anni in cui è rimasto in carica a Pittsburgh, ha gestito una vicenda. Nei giorni scorsi monsignor Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia, riferendosi anche a questo caso ha definito gli scandali legati alla pedofilia come l'11 settembre della Chiesa Cattolica. Il cardinale Wuerl, finora, ha ammesso "errori di giudizio" nell'ambito degli abusi in Pennsylvania mentre ha negato di essere mai stato a conoscenza delle accuse a carico di McCarrick.

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