Mons. Gaenswein: "Lo scandalo pedofilia è l'11 settembre della Chiesa"

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Mons. Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI (Ansa)

L'ex segretario del Papa emerito Benedetto XVI ha detto che il fenomeno è una “catastrofe associata a molti giorni e innumerevoli vittime” e ha poi ricordato l’impegno di Ratzinger nel denunciare e condannare gli abusi

La Chiesa sta affrontando oggi il “suo 11 settembre”, la sua “sciagura apocalittica”. Lo ha detto monsignor Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI, durante un incontro alla Camera, riferendosi alle accuse di pedofilia che hanno travolto negli ultimi tempi la Chiesa. “Nel turbine di notizie delle ultime settimane e tanto più a seguito della pubblicazione del rapporto del Gran Giurì della Pennsylvania", la Chiesa “guarda piena di sconcerto al proprio 11 settembre, anche se questa nostra catastrofe non è purtroppo associata a un'unica data quanto a tanti giorni e anni e a innumerevoli vittime", ha detto Gaenswein. Il segretario del Papa emerito si riferiva, tra l’altro, al dossier reso pubblico dal Gran Giurì della Pennsylvania in cui vengono elencati abusi su oltre mille minorenni commessi da 301 sacerdoti dagli anni ’40 e per i successivi settanta.

Le parole di Benedetto XVI “inascoltate”

Mons. Gaenswein ha poi proseguito, lodando il Papa emerito Benedetto XVI per aver “denunciato più volte nel corso del suo pontificato la gravità del crimine della pedofilia, definendo gli abusi del clero come un "attacco" alla stessa Chiesa dal suo interno”. Nel farlo, Gaenswein ha ricordato gli interventi che Ratzinger fece da cardinale e le sue dure parole contro gli abusi pronunciate nel 2008 negli Stati Uniti, "parole rimaste inascoltate".

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