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Libia, Cia pronta a usare di nuovo i droni per attaccare i terroristi

Mondo
Il programma della Cia in Niger si aggiunge a quelli già attivi in maniera limitata in Pakistan e nello Yemen (Getty Images, immagine di repertorio)

I velivoli sono stati spostati in uno scalo nel nordest del Niger e saranno operativi nel Paese nord africano. L'obiettivo sarà colpire i militanti di al Qaeda e dell'Isis. Obama aveva interrotto l'operazione, cercando di affidare i mezzi senza pilota al Pentagono

La Cia tornerà ad utilizzare droni militari in Libia per dare la caccia ai terroristi. Lo rivela il New York Times, secondo il quale i velivoli decolleranno da una base aerea del Sahara avendo per obiettivo i militanti di al Qaeda e dell'Isis. Nello specifico, secondo diverse fonti citate dal quotidiano statunitense, l'agenzia di intelligence avrebbe spostato diversi droni nel nordest del Niger in modo da poterli utilizzare nel sud della Libia. Finora, scrive il Nyt, i velivoli non sono ancora stati usati per azioni letali, ma solo per voli di sorveglianza. Presto, però, i droni verranno affidati agli agenti della Cia per attaccare i militanti islamici.

Riesumato il programma accantonato da Obama

La decisione, assunta in prima persona da Donald Trump, arriva a seguito del deteriorarsi della situazione nel sud della Libia con un aumento pericoloso delle minacce. Prima di questo via libera l'amministrazione Obama aveva interrotto il programma segreto della Cia con l'obiettivo di affidare l'utilizzo dei droni al Pentagono. Assicurando il comando di questi velivoli senza pilota ai vertici militari, l'amministrazione sperava di garantire maggiore trasparenza dopo le polemiche legate ad attacchi che avevano colpito diversi civili, di cui gli Stati Uniti non si sono mai ufficialmente assunti la responsabilità.

Già attivi in Pakistan e Yemen

Secondo le fonti citate dal giornale statunitense, la base operativa dei droni sarebbe un piccolo aeroporto commerciale a Dirkou, in Niger. Versione che sarebbe confermata anche dalle immagini satellitari che certificano una crescita esponenziale dello scalo a partire dallo scorso febbraio. Il programma della Cia in Niger si aggiunge a quelli già attivi in maniera limitata in Pakistan e nello Yemen. Anche in questi due teatri operativi i droni decollano da due Paesi confinanti: l'Afghanistan orientale, e il sud dell'Arabia Saudita.

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