Libia nel caos, attacco alla compagnia petrolifera di Stato: due morti

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Miliziani per le strade di Tripoli (Getty Images)

A compiere l'attacco almeno sei uomini armati, tra cui tre kamikaze, che si sarebbero asserragliati nell'edificio a Tripoli. Dieci feriti, in salvo il presidente della compagnia, Mustafa Sanallah

Nella mattinata di lunedì 10 settembre sei uomini armati hanno attaccato il quartier generale della National Oil Corporation (Noc) di Tripoli, città in cui da oltre una settimana vige lo stato di emergenza. Tutti morti gli assalitori, almeno due le vittime e una decina i feriti ma tutti i dipendenti della compagnia petrolifera sono stati messi in salvo.

La dinamica dell'attacco  

Secondo quanto riferito dalla tv libica Al Hadath, gli uomini del commando – sei in totale – sono tutti deceduti; almeno tre gli attentatori che si sarebbero fatti saltare in aria. Tra le vittime dell'attacco ci sarebbero due agenti della sicurezza. Secondo alcuni testimoni citati dai media, gli assalitori avrebbero avuto "la pelle scura" e sarebbero stati armati di fucili mitragliatori e bombe a mano. L'azione, non ancora rivendicata, sarebbe cominciata questa mattina quando un attentatore suicida si è fatto saltare in aria nel cortile dell'edificio, situato a meno di 200 metri dall'ufficio del primo ministro libico Fayez al-Sarraj. Diverse esplosioni sono state udite nei dintorni nel corso dell'attacco. Come riporta la Reuters – che cita un dipendente della Noc messosi in salvo, come altri, dopo essere fuggito da una finestra – alcuni degli assalitori "si sono asserragliati all'interno". Una decina le persone rimaste ferite. Il portavoce della Forza di deterrenza (Rada), Ahmed Bin Salem, ha detto che i suoi uomini, insieme a quelli di altre forze di sicurezza, dopo aver transennato il perimetro, sono entrati nella sede della Noc senza incontrare resistenza e hanno preso il controllo dell'edificio.

Il salvataggio dei dipendenti Noc

L'emittente libica Alharar tv ha mostrato sul proprio profilo Twitter le immagini delle operazioni di salvataggio delle persone rimaste all'interno della sede della compagnia petrolifera. Tutti i dipendenti della Noc, sia quelli presi in ostaggio sia quelli che si erano rifugiati sul tetto, sono stati portati in salvo. A confermarlo il presidente della compagnia petrolifera, Mustafa Sanallah, le cui sorti in mattinata erano parse incerte. "Ero all'interno e ho sentito due esplosioni", ha confermato a Libya Channel il numero uno della compagnia. Dopo un primo momento di spavento, le immagini della sua fuga dal quartiere generale sono state pubblicate dalla stessa Alharar tv.

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