Il quotidiano statunitense critico sull'invasione di quelli che definisce "nuovi inquilini della Capitale", attratti dalla presenza dei rifiuti sulle strade. Tra le cause cita la chiusura della discarica di Malagrotta
Una città sporca in preda a gabbiani di dimensioni sproporzionate, attratti dai rifiuti lasciati in giro, che minacciano gli stessi cittadini: è la Roma descritta dal quotidiano statunitense New York Times che alla capitale italiana e ai suoi nuovi “inquilini”, prepotenti e aggressivi, ha dedicato un articolo intitolato "Quando sono a Roma i gabbiani fanno ciò che vogliono". Come sottolinea il quotidiano, "i romani per anni si sono lamentati del degrado della loro città: le buche, i bus che vanno a fuoco, i parchi maltenuti e la spazzatura non raccolta, che appesta le strade e intasa il fiume".
La foto postata dal Comune che fece arrabbiare i romani
"Ma i gabbiani non si lamentano degli spazi incolti e del cibo gratuito", ha sottolineato il New York Times, ricordando di quando l'amministrazione capitolina guidata da Virginia Raggi fece arrabbiare gli abitanti della città pubblicando sulla pagina Facebook del Campidoglio "una foto di un gabbiano trionfante sul Foro romano". Ai post infuriati degli utenti, l'amministrazione rispose facendo marcia indietro, scusandosi e sostituendo l'immagine con le sue procedure "per ridurre i gabbiani in città".
L'invasione "dopo la chiusura della discarica di Malagrotta"
Il quotidiano cita tra le cause della presenza dei gabbiani in città la discarica di Malagrotta. "Era la più grande in Europa, fino a quando le autorità non decisero che non era adatta per trattare i rifiuti. Dalla sua chiusura nel 2013, la spazzatura non raccolta di Roma ha rimesso tutto in moto. Il Vaticano ha aggiunto rare prelibatezze al menu", prosegue l'articolo, ricordando quando un gabbiano attaccò e uccise le colombe lanciate dal palazzo apostolico in occasione della preghiera per la pace in Ucraina, nel gennaio 2014. Nonostante la repulsione che possono provocare, visto che si cibano di "rifiuti e puzzano come la spazzatura", e la paura che trasmettono ("possono staccarti una mano con una beccata", dicono testimoni intervistati), "per i gabbiani è solo la legge della selezione naturale: non si possono incolpare perché seguono il loro istinto di proteggere i loro piccoli e apprezzano le strade all-you-can-eat" di Roma, conclude l'articolo.