Ex premier scozzese Salmond si dimette da partito dopo accuse molestie

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Alex Salmond, Getty Images
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Il politico, alla guida del Paese dal 2007 al 2014, ha negato le accuse e ha intrapreso azioni legali contro l'amministrazione del suo partito per la procedura attivata contro di lui

L'ex premier scozzese Alex Salmond ha annunciato le sue dimissioni dal Partito nazionale scozzese (Snp), che ha guidato per 20 anni, dopo che la settimana scorsa sono diventate di dominio pubblico le accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti. Salmond si è sempre dichiarato innocente e ha intrapreso azioni legali contro il governo per la procedura attivata contro di lui.

Le accuse a Salmond

I fatti risalirebbero al dicembre 2013: secondo il Daily Record, Salmond sarebbe stato denunciato alla polizia per aver aggredito sessualmente due membri dello staff, nella residenza del premier a Edimburgo.

Le dimissioni dell’ex premier

In un video messaggio, trasmesso sui social, Salmond ha spiegato di voler lasciare l'Snp per impedire una "divisione interna" e attacchi da parte di altri partiti politici. "Non sono entrato in politica per facilitare gli attacchi dell'opposizione allo Snp, e con il Parlamento che riprende i lavori la prossima settimana, ho presentato le mie dimissioni per rimuovere questa linea di attacco dell'opposizione", ha spiegato.

Crowdfunding per le spese legali

Salmond ha detto che chiederà la riammissione al partito, in caso vincesse la sua battaglia legale. Allo stesso tempo, ha lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere 50 mila sterline con cui sostenere le spese legali, relative alla denuncia mossa al governo scozzese, per come ha gestito il suo caso. L'ex premier, infatti, ha denunciato il segretario permanente del governo scozzese, Leslie Evans, braccio destro dell'attuale premier e leader dell'Snp, Nicola Sturgeon. "Per molti mesi ho cercato di persuaderla che si stava comportando illegalmente nell'applicazione della procedura di reclamo, avanzato tre anni dopo che ho lasciato l'incarico". Riferendosi a una procedura "ingiusta", l'ex premier ha affermato di non aver potuto vedere il reclamo né tantomeno le prove contro di lui in modo da potersi difendere. 

Il comunicato di Alex Salmond

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