Melania Trump sceglie l'Africa per il suo primo viaggio da sola
MondoLa prima trasferta ufficiale internazionale della First Lady sarà a ottobre. Sarà l'occasione, spiega, per conoscere i problemi che affliggono i bambini africani. Ma il web non dimentica che Trump aveva denigrato gli Stati del continente
A ottobre Melania Trump andrà da sola in Africa. Si tratterà del suo primo viaggio ufficiale internazionale in solitaria. E la First Lady ha scelto proprio il continente i cui Paesi sono stati in passato presi di mira dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L'annuncio
Melania ha dato l'annuncio attraverso una nota ufficiale ripresa per prima dalla Associated Press. "Sarà il mio primo viaggio in Africa - dice la First Lady - e sono entusiasta di poter conoscere i problemi che affliggono i bambini del continente, mentre potrò imparare la sua ricca storia e cultura. Siamo una società globale e ritengo che attraverso dialogo aperto e lo scambio di idee abbiamo l'opportunità reale di imparare gli uni dagli altri".
Prima grande trasferta
La first lady non ha specificato quali Paesi toccherà il suo itinerario, ma secondo la sua direttrice della comunicazione, Stephanie Grisham, la Casa Bianca fornirà dettagli nelle prossime settimane. "Non vedo l'ora di mettere in evidenza il lavoro umanitario e progetti di sviluppo di successo in diversi paesi africani", ha detto ancora Melania, che ha accompagnato il marito in diversi viaggi ma che ancora non aveva compiuto grandi trasferte internazionali da sola. Per ora, infatti, l'unica missione all'estero della First Lady era stata una visita di un giorno a Toronto, in Canada.
L'ironia dei social
L'annuncio del viaggio è stato accolto con ironia dagli utenti dei social, dato che suo marito Donald Trump si è in passato rivolto in maniera denigratoria verso alcune nazioni africane, defininendole "cesso di paesi" insieme ad altri Stati come Haiti ed El Salvador, decidendo anche di non ripristinare le protezioni previste dalla legge che tutela i 'dreamer', i bambini arrivati negli Usa insieme a genitori che risultano come immigrati irregolari da quelle regioni.