Giornata mondiale umanitaria: oltre 4mila operatori vittime attentati

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Si calcola che nel mondo siano più di 68,5 milioni gli sfollati a causa dei conflitti (foto: archivio Ansa)

Istituita dalle Nazioni Unite nel 2009, si celebra ogni anno il 19 agosto. Un'occasione per ricordare le persone in servizio in tutto il mondo e chi ha perso la vita nel tentativo di aiutare i più poveri, emarginati e vulnerabili

Con l'obiettivo di rendere omaggio all'impegno degli operatori umanitari che rischiano la vita per prestare aiuti in tutto il mondo si celebra il 19 agosto la Giornata mondiale umanitaria indetta dall'Onu. L'edizione 2018 si svolge all'insegna della campagna #NotATarget.

La scelta della data

La data scelta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ricorda l'anniversario del bombardamento della sede Onu a Baghdad, avvenuto il 19 agosto del 2003, nel quale persero la vita 22 persone. L'obiettivo della Giornata è anche quello di ribadire alcuni principi fondamentali su cui si basa l'aiuto umanitario: umanità, imparzialità, neutralità e indipendenza. 

L'Agenda per l'Umanità

L'emergenza umanitaria che colpisce diversi Paesi nel mondo e che coinvolge milioni di persone ha spinto, nel 2016, l'allora segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon a indire il primo Vertice Umanitario Mondiale, dal quale è nata la cosiddetta "Agenda for Humanity" (Agenda per l'Umanità), in cui sono fissati i cinque obiettivi fondamentali dell'aiuto umanitario: attivare una leadership mondiale per prevenire e porre fine ai conflitti, sostenere le norme che salvaguardano gli individui, non lasciare nessuno indietro, cambiare la vita delle persone portando aiuti che possano estinguere i bisogni e investire nelle persone.

L'emergenza umanitaria

I civili sono continuo oggetto di attacchi mirati o indiscriminati nelle zone di conflitto e spesso rimangono uccisi o feriti. Le guerre hanno obbligato nel corso del tempo un numero di persone sempre maggiore ad abbandonare la propria casa. Si calcola che nel mondo siano più di 68,5 milioni le persone costrette a sfollare. La metà di queste sarebbero minori di età inferiore ai 18 anni. "I civili - ha scritto in una nota l'Alto rappresentante Federica Mogherini - pagano spesso il prezzo più alto nei conflitti, mentre non cessano gli attentati, anche contro gli operatori umanitari". Negli ultimi due decenni, stando ai dati riportati dall'Ue, quasi 4.400 operatori umanitari sono stati vittime di gravi attentati. Oltre un terzo di essi ha perso la vita. "La Giornata umanitaria mondiale - si legge ancora - offre l'opportunità di rendere omaggio a queste persone dedite a ideali umanitari e di promuovere la loro sicurezza.

L'impegno dell'Unione Europea

Nel 2017 l'Ue ha mobilitato oltre 2,43 miliardi di euro per operazioni di aiuto umanitario in più di 80 paesi in tutto il mondo. Una percentuale significativa è stata destinata al sostegno alle popolazioni colpite dal conflitto all'interno della Siria e ai rifugiati nei paesi e nelle regioni confinanti. L'Ue ha inoltre continuato a sostenere le persone sfollate in seguito a conflitti di lunga durata, dall'Afghanistan alla Colombia e al Corno d'Africa, reagendo contemporaneamente a crisi emergenti quali lo sfollamento dei Rohingya.

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