Parigi, riapre la Torre Eiffel dopo due giorni di sciopero

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Solo nel 2017, la Torre Eiffel ha accolto 6,2 milioni di visitatori (Getty Images)

I sindacati hanno protestato con l'obiettivo di riformare l'organizzazione dell'affluenza al monumento che secondo loro era gestita in maniera non efficiente e creava "file d'attesa a volte mostruose". Dal 6 agosto verrà avviata una soluzione sperimentale

A Parigi i sindacati e la direzione della Tour Eiffel hanno trovato un accordo mettendo fine allo sciopero che ha tenuto chiusa per due giorni la celebre torre. La protesta, iniziata nel pomeriggio del primo agosto, aveva come obiettivo la riforma delle modalità di accesso al monumento. Secondo i sindacati CGT e FO, infatti, troppo spesso ai piedi della torre si formano "file d'attesa a volte mostruose", causate dall'accoglienza dei visitatori muniti di biglietti in prevendita, che permettono di accedere al monumento solo ad orari specifici. Nella serata di ieri, però, si è raggiunto un accordo che consentirà l'attuazione di una soluzione sperimentale. La nuova gestione dei flussi, che verrà testata dal 6 al 31 agosto, prevede infatti l'istituzione di due file d'attesa verso due ascensori e una fila prioritaria riservata "ai visitatori muniti di biglietti elettronici". La Sete, la società che gestisce il monumento simbolo di Parigi, ha voluto "rinnovare le scuse a tutti i visitatori che hanno trovato le porte chiuse", assicurando un rimborso a chi aveva già acquistato il biglietto.

Problema causato dall'aumento dei biglietti in prevendita

La Torre Eiffel, che nel solo 2017 ha accolto 6,2 milioni di visitatori, ha riaperto i battenti la mattina del 3 agosto. Il problema che ha portato allo sciopero, secondo i sindacati, è stato dovuto a un'organizzazione non efficiente degli accessi alla torre che è andato in crisi con l'aumento delle vendite dei biglietti in prevendita. Secondo le organizzazioni sindacali infatti, dall'inizio di luglio, questa tipologia di titoli di ingresso ha avuto un incremento del 30% arrivando a rappresentare quasi la metà del totale. Nello specifico i sindacati contestano la scelta della direzione di riservare uno dei due pilastri d'ingresso in esclusiva a quelli con biglietti in prevendita. Una scelta che, a loro parere, porta a "infinite code" perché quei titoli danno diritto di accesso solo in determinati orari, ragione per la quale, in alcuni momenti della giornata si formano code chilometriche, mentre in altri periodi gli ascensori salgono quasi vuoti. Una volta raggiunto l'accordo, le parti sperano che a partire dal 6 agosto l'affluenza alla torre possa migliorare.

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