Il limite sarà fissato a 20 miglia (circa 32 chilometri orari) nella Congestion Charging Zone, la zona già soggetta a pedaggi per il traffico privato. I rischi di morte per i pedoni si ridurrebbero così "fino a 5 volte" rispetto all'attuale limite di 30 miglia
Automobili a passo d'uomo o quasi, a Londra, per ridurre il rischio d'incidenti mortali. Lo hanno annunciato i responsabili di Transport for London (TfL), l'agenzia dei trasporti della capitale britannica, fissando a partire dal 2020 un limite di velocità generalizzato in tutta l'area centrale della città non oltre le 20 miglia: circa 32 chilometri all'ora.
"Rischi di incidenti mortali ridotti fino a 5 volte"
La nuova restrizione sarà valida per l'intera Congestion Charging Zone (Ccz), la zona all'interno del grande anello centrale della metropoli già soggetta a severissimi vincoli e balzelli per il traffico privato. Lo schema, precisa in una nota Tfl, è stato adottato d'intesa con l'ufficio del sindaco laburista della città, Sadiq Khan, e con i comandi di Scotland Yard, la polizia metropolitana di Londra, sulla base di studi stando ai quali i rischi di morte per i pedoni in caso d'investimento di un veicolo che proceda a 20 miglia orarie si riducono "fino a 5 volte" rispetto a uno che viaggi all'attuale limite di 30. La novità risulta essere stata sperimentata con successo a Bristol, tuttavia non a Manchester, dove è in via di revisione.
Sadiq Khan: "Obiettivo 80% di trasporti senza auto private entro il 2041"
"Ogni anno più di 2mila persone perdono la vita o vengono seriamente ferite sulle strade di Londra", afferma il sindaco Sadiq Khan nel documento che presenta la nuova strategia per i trasporti. "Il nostro piano pone l'ambizioso obiettivo di arrivare all'80% di trasporti a Londra effettuati a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici entro il 2041", aggiunge Khan. "Abbassare la velocità è una delle cose più importanti che possiamo fare per rendere le nostre strade più sicure", spiega sull'abbassamento del limite.