La figlia del presidente degli Stati Uniti ha deciso di lasciare il mondo degli affari. Il motivo sarebbe legato ai paletti imposti al marchio per evitare conflitti di interesse con il suo lavoro alla Casa Bianca
Ivanka Trump ha chiuso la sua società di abbigliamento. La decisione arriva a distanza di poco più di un anno dall'ingresso della figlia di Donald Trump alla Casa Bianca come senior advisor del presidente.
I paletti sul marchio
La notizia della chiusura della società, riportata da diversi media americani - come il Wall Street Journal e il New York Post - è già stata comunicata ai 18 dipendenti da Abigail Klem, che ha assunto l'incarico di presidente del marchio Ivanka Trump. La figlia del presidente sarebbe giunta a questa conclusione dopo molte riflessioni e un crescente senso di frustrazione, causato dai numerosi paletti imposti al marchio negli ultimi mesi per evitare possibili conflitti di interesse.
I motivi della scelta
''Dopo 17 mesi a Washington non so quando e se tornerò a fare business", ha dichiarato Ivanka in una nota, entrata nello staff del padre nel marzo del 2017. "Quello che so è che la mia attenzione sul futuro a breve è il lavoro che sto facendo a Washington. Assumere questa decisione ora è la cosa giusta per la mia squadra e i miei partner'', ha spiegato, facendo intendere che potrebbe non tornare al mondo degli affari neanche quando avrà lasciato la Casa Bianca.
Carriera politica
In passato la società di abbigliamento di Ivanka aveva già avuto qualche problema, come l'abbandono di Nordstrom, che nel febbraio 2017 aveva smesso di distribuire i prodotti del marchio. Nel corso degli ultimi mesi, il brand ha subito alcune limitazioni, come sottolinea la Cnn, per evitare conflitti di interesse e non dare l'impressione che Ivanka stesse approfittando del suo ruolo alla Casa Bianca. Difficoltà che hanno portato alla decisione odierna e all'addio, forse definitivo, al mondo del fashion.