Francia, caso Benalla: annunciata mozione di sfiducia contro governo
MondoL'iniziativa è stata presentata dai deputati dei Républicains dopo lo scandalo legato al collaboratore del presidente Macron indagato per le violenze durante le manifestazioni del primo maggio a Parigi. Secondo i parlamentari repubblicani "l'esecutivo ha fallito"
I deputati dei Républicains presenteranno una mozione di censura, ovvero di sfiducia, contro il governo francese dopo lo scandalo legato ad Alexandre Benalla, il collaboratore di Emmanuel Macron indagato per le violenze nei confronti di un ragazzo e una ragazza durante le manifestazioni del primo maggio a Parigi (VIDEO). Lo ha annunciato Christian Jacob, capogruppo dell'opposizione repubblicana all'Assemblea nazionale, secondo il quale "l'esecutivo ha fallito". È la prima volta dall'inizio del mandato di Macron e del governo.
Il caso Benalla, la ricostruzione dei fatti
Alcuni giorni fa l'Eliseo ha avviato le "procedure di licenziamento" di Alexandre Benalla. Secondo la ricostruzione, Benalla, coperto da un casco delle forze dell'ordine, avrebbe picchiato un ragazzo e una ragazza durante le manifestazioni del primo maggio a Parigi. Benalla, inoltre, è stato messo in stato di fermo dalla polizia giudiziaria parigina e interrogato dagli investigatori. In precedenza aveva ricevuto una semplice sospensione di due settimane dal suo incarico all'Eliseo e il trasferimento ad un ruolo meno importante.
L'inchiesta della procura francese su Benalla
Benalla è indagato dalla procura francese, insieme al suo collega Vincent Crase, ufficiale di riserva della gendarmeria e anche lui collaboratore dell'Eliseo che ha partecipato al pestaggio. È accusato di "violenze durante una manifestazione" e "ingerenza nell'esercizio della funzione pubblica". A Benalla e Crase è stato imposto il divieto di esercitare una funzione o un servizio pubblico e di portare un'arma. Il presidente francese Macron ha parlato del caso dopo un silenzio durato quattro giorni. Secondo quanto trapelatp dall'Eliseo, il capo dello Stato ha detto che "non ci può essere impunità" per quelli che considera "fatti inaccettabili".