Obama, omaggio a Mandela: "Credete nei fatti"
MondoL’ex presidente statunitense ha tenuto un discorso al Wanderers Stadium di Johannesburg, in Sudafrica, alla vigilia del centenario della nascita dell’icona mondiale della lotta all'apartheid. Un appello all'uguaglianza, con anche riferimenti politici tra le righe
Di fronte a 15mila persone riunite all’interno del Wanderers Stadium di Johannesburg, in Sudafrica, Barack Obama ha lanciato un appello al cambiamento, alla speranza, alla tolleranza, all'uguaglianza e all'inclusione. Per celebrare il centenario della nascita di Nelson Mandela, l’ex presidente degli Stati Uniti ha fatto riferimento proprio ai valori per i quali si è battuto durante tutta la vita il leader sudafricano, invitando il mondo a prendere esempio dal premio Nobel per la Pace scomparso il 5 dicembre del 2013.
Lotta alla disuguaglianza in tutto il mondo
Obama è stato invitato a Johannesburg dalla Nelson Mandela Foundation, che ogni anno celebra la nascita di "Madiba", avvenuta il 18 luglio 1918. Da tradizione, il giorno prima del Nelson Mandela Day, un personaggio illustre viene invitato a fare un discorso per l’occasione. Negli anni precedenti avevano avuto questo onore anche l'ex presidente Bill Clinton e l'imprenditore filantropo Bill Gates. Tra gli argomenti toccati durante il discorso, Obama si è soffermato sulle diseguaglianze che attanagliano "molti Paesi in via di sviluppo dove le ricchezze finiscono nelle tasche delle stesse persone, rafforzando lo schema delle iniquità e alimentando la corruzione". Un problema che, secondo l’ex presidente, emerge sempre di più anche "negli Stati Uniti e nei Paesi occidentali dov’è cresciuta l'insicurezza economica delle famiglie della classe media, di chi lavora nelle fabbriche, nelle fattorie. E dove gli interessi di milioni di persone vengono ignorate, mentre pochi individui detengono troppi poteri, troppa influenza nei media e nella vita economica".
"Credete nei fatti"
Obama non ha mai citato Donald Trump, ma secondo molti osservatori il suo discorso è stato fortemente politico, tanto da essere considerato l'espressione più alta del suo impegno da quando ha lasciato la Casa Bianca. Al Wanderers Stadium di Johannesburg, l’ex presidente ha invitato i cittadini di tutto il mondo a "credete nei fatti", con un appello al realismo e contro le fake news. "Senza i fatti non c’è alcuna base per la collaborazione. Se io dico che questo è un podio e voi dite che è un elefante sarà difficile per noi collaborare". Tra la folla, arrivata alle prime ore del giorno per ascoltarlo, c’erano anche ospiti illustri tra cui l'ultima moglie di Mandela, l'ex presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, l'ex segretario generale dell'Onu, Koffi Annan, e l’ex primo ministro italiano Matteo Renzi.
Il rapporto tra Obama e Mandela
Nelson Mandela, icona mondiale della lotta all'apartheid e primo presidente democraticamente eletto in Sudafrica nel 1994, rappresenta da sempre uno dei riferimenti morali di Obama, che lo ha più volte inserito nel suo personale pantheon accanto ad Abraham Lincoln e a Martin Luher King. I due si sono incontrati una sola volta, nel 2005, ma negli anni sono stati numerosi gli attestati di stima reciproci. Madiba, ad esempio, aveva espresso una "pazza gioia" per l'elezione di Obama nel 2008, considerata un "passaggio chiave nella storia degli Stati Uniti". Mentre l’ex presidente, durante i funerali del leader sudafricano nel 2013, aveva definito il premio Nobel per la Pace "un gigante della Storia che ha portato la nazione verso la giustizia, l'ultimo grande liberatore del secolo scorso".