La presa della Bastiglia, l’evento dietro la festa nazionale francese

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La presa della Bastiglia in un dipinto di After Jules David (Getty Images)
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Il 14 luglio in Francia si celebra la ricorrenza simbolo della Rivoluzione che portò alla liberazione dall’ancien régime. Per l’occasione vengono organizzati eventi in tutte le città e si tiene la tradizionale parata militare sugli Champs-Élysées, a Parigi

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Dal 1880 il 14 luglio in Francia si celebra la festa nazionale. Una ricorrenza che è legata a doppio filo all’evento probabilmente più famoso della Rivoluzione francese: la presa della Bastiglia. Prigione e fortezza, simbolo del dispotismo della corona, il 14 luglio 1789, l’edificio - che si ergeva tra la estremità della via S. Antoine, i giardini dell'Arsenale e l'odierna Place de la Bastille, a Parigi - venne preso d’assalto e distrutto da un gruppo di cittadini che si ribellarono a re Luigi XVI. L'evento viene considerato la miccia che accese definitivamente la spinta rivoluzionaria, il momento decisivo in cui si gettarono le basi per l’abolizione della monarchia francese, realizzata il 21 settembre 1792 con la proclamazione della repubblica. Dopo la Rivoluzione, la storia francese sarà segnata da Napoleone con l’Impero e le sue guerre, la Restaurazione, la sconfitta nella guerra franco-prussiana e la Comune di Parigi, ragione per la quale dovrà passare un secolo prima che il 14 luglio diventi ufficialmente la giornata simbolo della liberazione dall’ancien régime, e quindi la più adatta per celebrare la festività nazionale francese.

Liberati solo 7 prigionieri

Le testimonianze dell’epoca dimostrano come l’assalto alla Bastiglia ebbe più una valenza simbolica che pratica: la prigione, infatti, era quasi in disuso e stava per essere smantellata. Non a caso i rivoluzionari liberarono solo sette prigionieri, di cui quattro falsari, due pazzi e un nobiluomo che aveva disonorato la famiglia. Per riuscire nella presa gli abitanti del quartiere di Saint’Antoine si scontrarono contro una guarnigione di 80 veterani della compagnia degli Invalidi e trenta soldati svizzeri. Una volta conquistata la fortezza iniziò l’opera di distruzione che portò all’abbattimento totale della Bastiglia di cui rimase solo una piazza vuota.

La nascita del tricolore francese

A seguito della presa, Luigi XVI decise di scendere a patti con il movimento di protesta. Come prima cosa ritirò le truppe presenti a Parigi e richiamò Jacques Necker, il direttore generale delle Finanze che era stato destituito dal monarca per le sue idee riformatrici. In seguito concesse una Guardia nazionale, ossia un corpo armato che rispondeva agli ordini della municipalità di Parigi. E, infine, per placare gli animi, si recò di persona dal sindaco di Parigi ricevendo la coccarda tricolore, il nuovo emblema nazionale che univa al bianco della monarchia il blu e il rosso dei colori di Parigi.

Ingenti misure di sicurezza

Il 14 luglio in Francia è un giorno non lavorativo durante il quale vengono organizzati numerosi eventi commemorativi e si tiene la tradizionale parata militare sugli Champs-Élysées, a Parigi. Per consentire ai francesi di festeggiare al meglio la ricorrenza, memori dell’attentato che ha colpito Nizza proprio il 14 luglio del 2016, le autorità francesi hanno mobilitato 110mila agenti tra poliziotti e gendarmi che verranno dispiegati in tutto il Paese. Il piano di sicurezza interesserà anche la giornata del 15 luglio, in cui la nazionale transalpina si giocherà la finale dei Mondiali di calcio di Russia 2018 contro la Croazia. "Mettiamo tutto in atto affinché i francesi possano vivere dei momenti di festa in totale serenità – ha dichiarato il ministro dell'Interno, Gérard Collomb - nonostante il contesto di minaccia che rimane ad un livello elevato".

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